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Nota dell’Atalanta contro i propri tifosi razzisti: non citano mai il razzismo né Koulibaly

Il solito comunicato ambiguo, a differenza del sindaco Gori. Aspettiamo che individuino i responsabili degli insulti e diano loro il daspo a vita

Nota dell’Atalanta contro i propri tifosi razzisti: non citano mai il razzismo né Koulibaly
Db Barcellona (Spagna) 17/02/2022 - Europa League / Barcellona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kalidou Koulibaly

Con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale, l’Atalanta ha fatto sapere che «ogni comportamento non in linea con i principi di civiltà ed educazione, da sempre perseguiti da questo club, sarà osteggiato con forza».

La nota si riferisce chiaramente all’episodio che ha coinvolto Koulibaly, che ha comportato addirittura l’intervento del Sindaco di Bergamo, Gori. Il club non fa alcun riferimento  al razzismo, né solidarizza formalmente con il difensore senegalese dei partenopei, apostrofato quale “negro di merda”. Piuttosto, si limita a chiarire che agirà nelle sedi competenti per tutelare l’immagine della società e della città. Il solito comunicato ambiguo, anche se ovviamente un insulto dalla tribuna non è come l’esposizione di uno striscione – con tanto di firma – come a Verona.

Non vogliamo, e lo sottolineiamo, dare visibilità a soggetti che nulla hanno a che fare con il nostro ambiente e, pertanto, senza clamori né generalizzazioni, agiremo nelle sedi competenti affinché l’immagine del club e della città di Bergamo siano tutelate.

Invece di queste tre righe inutili, che non dicono niente, l’Atalanta avrebbe potuto aspettare qualche giorno o qualche settimana per diramare un altro comunicato:

Non volevamo dare clamore a inqualificabili episodi di razzismo che consideriamo non rappresentativi della nostra tifoseria, ma abbiamo individuato gli autori degli insulti a Koulibaly e non potranno mai più accedere nel nostro stadio.

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