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Allegri: «In Italia si tende a considerare campioni dei ragazzi dopo 3 partite, così si bruciano le tappe»

«A 20 anni un calciatore non può avere la maturità di un 28enne. I social network sono un’ulteriore fonte di condizionamento»

Allegri: «In Italia si tende a considerare campioni dei ragazzi dopo 3 partite, così si bruciano le tappe»
Mg Milano 12/01/2022 - Supercoppa Italiana / Inter-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, è intervenuto al Festival dei giovani di Gaeta ed ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport.

“In Italia da alcuni anni c’è la tendenza a considerare campioni dei ragazzi dopo 2-3 partite, ma così si bruciano le tappe: a 20 anni un calciatore non può avere la maturità di un 28enne”.

Qual è stata la sua vittoria più bella?

“Tutte le vittorie sono belle, non posso scegliere: quelle che mi ricordo di più sono il campionato di Serie C con il Sassuolo e il primo scudetto in Serie A, con il Milan. Le sconfitte invece sono tutte brutte, alcune di più perché ti rimane il dubbio che avresti potuto fare qualcosa meglio”.

Quanto sono importanti le energie mentali in una squadra?

“Al terzo anno di Milan o al secondo di Juventus partimmo molto male, e anche se lavoravamo tanto non ci rendevamo conto che stavamo perdendo lucidità: quando abbiamo semplificato tutto siamo andati molto meglio”.

Quanto sono condizionati i giocatori dai social network?

“Sono un’ulteriore fonte di condizionamento, a volte è utile tirarsi fuori da queste situazioni”.

Quando ha voglia di tornare a Livorno?

“Ci vado quando ho bisogno di tornare nel mondo reale”.

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