L’intervista a La Stampa. «Considerando le scelte degli ultimi anni, è giusto così. Mancini ha le sue responsabilità: c’è modo e modo di uscire»

L’ex portiere della Juventus e primatista di presenze con la maglia della Nazionale Gigi Buffon, attualmente al Parma in Serie B, ha rilasciato un’intervista al quotidiano torinese La Stampa. Il suo legame coi bianconeri è noto, ma si parla anche di Nazionale. Ed in particolare delle sue speranze di indossare ancora, un giorno, l’azzurro.
«Se l’Italia si fosse qualificata al Mondiale in Qatar, non credo che io sarei stato convocato. La meritocrazia è dalla mia parte, ma ci sono altri discorsi a cui dare precedenza e rispetto. Considerando le scelte degli ultimi anni, è giusto così»
Su Mancini.
«È stato l’artefice principale del rinascimento vissuto con la vittoria dell’Europeo, ma dopo una batosta di questo tipo qualche responsabilità ce l’ha anche lui. C’è modo e modo di uscire. Se esci ai rigori contro il Portogallo, nessuno ti avrebbe rimproverato nulla. Dopo la caduta contro la Macedonia del Nord è più dura ripartire»
Buffon crede di averci visto lungo.
«Già nel 2010 in Sudafrica, dopo l’eliminazione con la Slovacchia, mi accorsi che stavano cambiando le cose e che avremmo dovuto iniziare a festeggiare anche per le qualificazioni. Da allora abbiamo avuto illusioni, momenti di gloria come l’Europeo, però non mi ero sbagliato. Caratterialmente siamo unici: nelle difficoltà sappiamo far blocco, quando però c’è calma ci mancano qualità e spavalderia. Ipermotivati diamo il massimo, altrimenti possiamo perdere con chiunque»
Al centro delle dichiarazioni anche le vicende di casa Juve. L’addio di Dybala e l’arrivo di Vlahovic, in particolare.
«Non mi aspettavo il divorzio con Dybala, ma la società è stata onesta e diretta, spiegando che non è più funzionale al progetto. Non gli hanno rinnovato il contratto per questo, non certo perché lo ritengono scarso: Paulo troverà altrove l’opportunità di fare grandi cose, ma non vorrà dire che la Juve ha sbagliato. Vlahovic dominante per fisico, qualità, forza, rabbia»