Una passeggiata nella nuova sede, a Mezzocannone, dove c’è Raimondo Di Maio, un riferimento cultural-librario per tanti
Tornando da un bel convegno sul ruolo dell’Igm (Istituto geografico militare) organizzato dall’Ordinaria di Geografia economica e politica Maria Paradiso che ha visto la partecipazione dell’attuale vice-comandante dell’istituto per la cartografia ed il territorio italiano, il generale Giuseppe Poccia, ci siamo trattenuti a Mezzocannone dove c’è la nuova sede della Libreria Dante&Descartes, che ora si è trasferita al numero 63.
Qui incontriamo Raimondo Di Maio che per quelli della mia generazione – ma anche di molte altre – è stato un punto di riferimento cultural-librario.
“Qui c’era una friggitoria di un amico – ci dice Di Maio – ed io dopo avere comprato un deposito nuovo ed un locale per la redazione della mia casa editrice in Via Rampe San Giovanni, ho ritenuto di ritrasferirmi perché la sede della libreria precedente mi era diventata troppo angusta: anche se ora anche questa sembra pienissima, ma è quello che accade a chi fa realmente il libraio come me”.
Di Maio è uno dei due editori italiani della poetessa americana Premio Nobel per la Letteratura del 2020 Louise Glück che con i tipi della Dante&Descartes ha pubblicato la raccolta “Averno” ed è un grande amico di Erri De Luca, che in un suo racconto lo eleva a personaggio letterario omaggiandolo del ‘Don’.
Sulla lavagna del librario partenopeo che si trova all’interno del locale c’è con una scritta in gessetto il consiglio del giorno: “Spizzichi e bocconi (Feltrinelli)”, il libro che Erri De Luca ha dedicato al cibo nella sua memoria gustativo-letteraria. Ma già anni prima Di Maio aveva pubblicato un bel racconto sulla parmigiana di melenzane scritto dal poeta-narratore napoletano, quel “Tre fuochi” che ora viene ristampato per l’occasione.
La libreria di Raimondo è uno dei luoghi pubblici napoletani dove ancora c’è scambio di idee ed ora il librario è impegnato a propalare il nuovo romanzo – uscito da pochi giorni – di Roberto Saviano “Solo è il coraggio (Bompiani)”, dove l’autore di “Gomorra” racconta la vita del magistrato siciliano Giovanni Falcone, ucciso a Capaci. “C’è un ostracismo verso Saviano – ci dice Di Maio -: che è ora un’intellettuale a tutto tondo e che ha scritto un bel romanzo. Sembra che in Italia quando nasce un’intellettuale fuori dai circuiti ufficiali debba subire sempre una campagna d’odio per deviarne il giudizio nell’opinione pubblica”.
Di Maio è uno degli editori anche di opere di Mimì Rea e ci fa vedere l’ultima ristampa Bompiani del maestro di Nofi – “Ninfa plebea (con un’introduzione di Antonella Ossorio)”- uscita a marzo e ci dice: “Nessuno ne parla sui giornali… “. La memoria non sembra essere proprio una caratteristica di questo tempo liquido senza cartografie di senso .