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Cambiando allenatore ogni anno, non si costruisce nulla di duraturo

I dubbi sono sulla sua capacità di reggere le pressioni nei momenti topici. A Torino vittoria meritata quanto inutile

Cambiando allenatore ogni anno, non si costruisce nulla di duraturo
Mg Bergamo 03/04/2022 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Cesare – Caro Guido vittoria meritata quanto inutile del Napoli a Torino contro un Toro mediocre. E’ stata una partita che i giocatori in campo hanno cercato di onorare ma che era priva di significati a meno che non si volessero trovare obiettivi surrogati.

Guido – Oddio il Napoli ha un qualche interesse (anche economico) a mantenere il terzo posto. Mi sarebbe piaciuto che Insigne avesse ceduto il rigore a Mertens per fargli raggiungere i 150 gol con la maglia del Napoli a fine campionato. Ma non è nella sensibilità del capitano.

Cesare – Comunque penso che più che soffermarci sulla partita sia interessante capire che cosa farà il Napoli l’anno prossimo. Ci saranno i circa 50 milioni della Champions e questo sarà importante. Ma come abbiamo più volte detto questa è una squadra che va rifondata. Va scelto il portiere per uscire dal dualismo Ospina-Meret che non ha fatto bene ad entrambi. Io confermerei Ospina e sarebbe meglio per Meret cambiare un po’ ambiente.

Guido – Cesare facciamo pure il giochino di chi parte. Premetto che per  me non esiste un giocatore incedibile. Così come oggi accade in tutte le squadre al mondo. È tutta una questione di dimensione dell’offerta economica. Penso che possiamo dire chi vorremmo che cambiasse aria, mentre su chi arriva è prematuro parlare. Sarebbe bello conoscere il vero pensiero di De Laurentiis sul futuro. Comunque mi fido del suo lavoro.

Cesare – Ok facciamo il giochino. In difesa confermerei tutti tranne chiaramente  Ghoulam e Malcuit. Ma Mario Rui dovrà essere una ottima riserva prendendo finalmente un terzino sinistro titolare adeguato (pare che manchi solo l’ufficialità per Oliveira). Zanoli secondo me merita un discorso a parte. Considerato che avendo avanti “robocop” Di Lorenzo rischia di fare un anno in panchina, lo manderei a giocare perché per crescere ne ha la necessità.

Guido – Se mandi Zanoli a fare esperienza devi acquistare un altro terzino destro. E non ci dimentichiamo che il mantra di Dela è il contenimento delle spese. Troppo spesso in giro si ragiona come se il bilancio fosse un vezzo degli spilorci. Un bilancio sano è un prerequisito essenziale.

Cesare – Continuo. A centrocampo confermerei Lobotka, Anguissa e il tuttofare Elmas (che piace tanto a Spalletti) mentre invece farei cambiare aria sicuramente all’irritante e incompiuto Zelinski, forse a Fabian Ruiz (tra l’altro pare che se ne voglia andare) se riuscissimo a venderlo bene e a Demme (che Spalletti non vede). 

Guido – Io invece Demme lo terrei perché dà garanzie di un rendimento costante pur senza essere una star. Ma in una squadra non servono soltanto le star.

Cesare – Come ali a sinistra sappiamo che non ci sarà  Insigne che potrà essere sostituito  dal primo acquisto della stagione (è ufficiale e quindi possiamo dirlo), il giorgiano dal nome impronunciabile, che a detta di tutti gli addetti ai lavori è un gran talento. A destra potrebbero rimanere entrambi Lozano e Politano (anche perché non è che possiamo cambiare tutta la rosa). In attacco confermerei Oshimen e Mertens (ma comunque prenderei un trequartista perché Ciruzzo ha 35 anni e poi Spalletti con lui sottopunta vede la squadra sbilanciata). Non terrei Petagna che per certi livelli non sembra essere adeguato.

Guido – Ma hai dimenticato il tecnico. Io terrei Spalletti nonostante le discussioni di quest’anno (sappiamo che si discute se ha più meriti per averci portato dopo 2 anni consecutivi di esclusione in Champions o se è venuto meno nel finale facendoci perdere l’opportunità di vincere lo scudetto in un anno estremamente favorevole). Se un dubbio ho sull’allenatore è in relazione alla sua tenuta mentale. Alla sua capacità di reggere le pressioni nei momenti topici.

Cesare – Concordo perché è un allenatore tipico da posizionamento Champions che è stato, è e sempre sarà il vero obiettivo della società. È la sua storia che lo dice: ottimi campionati, qualificazione Champions ma mai il guizzo finale anche con squadre attrezzate come l’Inter o la Roma. Però spero che la maturità lo porti sempre di più ad evitare contrapposizioni con i leader della squadra. La sua storia dice anche questo: come non ricordare le dispute con Hulk allo Zenit in Russia, Totti alla Roma, Icardi all’Inter e nel finale di questo campionato mi sembra che abbia cominciato con Mertens.

Guido – Cesare al di là di tutto è un errore non dare ad un tecnico due o tre stagioni per lavorare. Un fatto è certo cambiando tecnico ogni anno non si costruisce nulla di duraturo.

Cesare- Concordo.

LE SENTENZE

Ospina- Cesare: bravo; Guido: ottimo

Di Lorenzo- Cesare: sottotono ; Guido: sufficiente

Mario Rui- Cesare: sufficiente; Guido:   sufficiente

Koulibaly-  Cesare: buono; Guido:  in palla

Rahamani-  Cesare sufficiente; Guido:  buono

Anguissa- Cesare: normale; Guido:  buono

Fabian Ruiz- Cesare: sufficiente; Guido: buono

Lozano- Cesare: mediocre; Guido: sotto tono

Insigne- Cesare: negativo; Guido: pessimo

Mertens- Cesare: sufficiente; Guido: deludente

Oshimen- Cesare: inconcludente; Guido: molto deludente

Zelinski- Cesare: nullo; Guido:s.v.

Politano- Cesare: volenteroso; Guido:s.v.

Elmas- Cesare: evanescente; Guido: s.v.

Lobotka- Cesare: ottimo; Guido:s.v.

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