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La Verità: diritti tv, l’indagine sui favori a Sky non è ancora chiusa, la Serie A vuole presentare querela

La richiesta di archiviazione è ferma da mesi. L’accusa è che l’ex presidente Miccichè sia stato eletto per favorire Sky-Dazn in cambio di favori 

La Verità: diritti tv, l’indagine sui favori a Sky non è ancora chiusa, la Serie A vuole presentare querela
Mg Milano 28/09/2021 - Champions League / Milan-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: cameraman

La richiesta di archiviazione per la nomina a presidente della Lega Serie A di Gaetano Micciché, del 19 marzo 2018, è ferma ormai da tre mesi: il gip non si è ancora espresso in merito all’indagine e da quanto scrive oggi La Verità, sembra che la Lega Serie A sia intenzionata a depositare una nuova querela per riaprire il caso.

“E adesso sembra che la Lega calcio (come anche Mediapro) potrebbe depositare una nuova querela per riaprire il caso. I termini di opposizione alla richiesta di archiviazione sono già scaduti, ma per la querela il termine è di 3 mesi dalla notifica del 17 marzo: c’è tempo insomma fino a metà giugno. A scriverlo nero su bianco è lo studio legale Lonati, in un parere richiesto proprio dalla Lega serie A a fine marzo”.

La storia era legata alle indagini della guardia di finanza sull’asta 2018-2021, condotta quando Malagò era commissario straordinario, e poi continuata con l’elezione di Miccichè, elezione che «sarebbe stata funzionale a intervenire sulla procedura di aggiudicazione dei diritti televisivi del calcio 2018-2021 orientandola a favore di Sky».

Secondo le fiamme gialle, quella elezione presentava diverse irregolarità per presunti conflitti di interessi, Miccichè era presidente di Banca Imi, banca in rapporti economici con diverse società di Serie A, nonché componente, con il presidente del Torino Urbano Cairo, del consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup. Alla fine quei diritti tv mesi dopo furono assegnati a Sky Italia.

 

 

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