In conferenza: «C’è chi la stanchezza la sopporta di più e chi di meno. Per la Nazionale tutto passa in secondo piano: se c’è da giocare, io gioco»
Le fughe dalla Nazionale di Mancini sono finite. Dopo i casi di Zaccagni e Lazzari, tutti gli altri giocatori restano a disposizione, anche quelli che il commissario tecnico aveva liberato dall’impegno. Come Bonucci e Belotti. Lo ha dichiarato ieri il tecnico in conferenza stampa. Accanto a lui, davanti ai microfoni, c’era anche Barella, che ha spiegato:
«Con questa maglia addosso, la stanchezza non la sento».
Ed ha aggiunto:
«Non sono tra quelli a cui il mister ha chiesto o dato il permesso di andare a casa. Non sta a me dire se è un torneo superfluo. Queste partite cadono in un periodo dell’anno in cui c’è tanta stanchezza. C’è chi ha giocato di più, chi meno, chi riesce a sopportare oppure il contrario. C’è chi la stanchezza la sopporta di più e chi di meno, ma anche se sei stanco vieni a giocare lo stesso. Per la Nazionale tutto passa in secondo piano: se c’è da giocare, io gioco. E così anche i miei compagni, questa maglia va onorata, e non è mai un peso».