Da concordare quanta autonomia operativa avrà. Avrebbe voluto una comunicazione specifica della divisione tecnica che invece resterà affidata a quella istituzionale
Maldini sta per firmare il rinnovo col Milan (due anni con opzione sul terzo). Pare che sia tutto pronto. Lo scrive anche Franco Ordine su Il Giornale, Ordine però sottolinea che i rapporti tra Maldini e il fondo Elliott (che resta in società) sono compromessi.
Da controllare, per capire meglio la fine della telenovela, le modalità concordate riferite sia all’autonomia operativa reclamata dal capo dell’area tecnica (in era Elliott doveva ricevere, per ogni operazione, l’approvazione del comitato ristretto; il prestito con diritto di riscatto di Messias presentato all’ultima ora, saltò il passaggio, ndr). Di sicuro l’ex capitano riferirà allo stesso Cardinale mentre sembra sia stata respinta l’idea di una comunicazione specifica della divisione tecnica che resterà affidata a quella istituzionale.
Il vero nodo, alla fine, però rimane quello sullo sfondo: e cioè poiché Elliott è rimasto nella compagnia azionaria e conserverà i suoi consiglieri nel cda, sarà bene provvedere anche a una sorta di armistizio pubblico e sincero tra i rappresentanti del fondo e Maldini stesso per evitare che il dissidio, scoperto, possa incrinare il clima di perfetta unità.