Nessun clamore per lui. È più di una scommessa, è un talento naturale. Paratici lo stava portando alla Juventus. Arriva da Tiblisi luogo caldo come Napoli
Khvicha Kvaratskhelia “Zizi” il georgiano di Tiblisi che vorrebbe dire “luogo caldo” e dunque cosa è più calda della polveriera emotiva che è il Napoli di questi tempi? Estro, ricorda Kakà nelle movenze, pelle bianca e maniera dinoccolata di andare verso dribbling e la porta. È nato il dodici febbraio del 2001, il giorno dopo un 3-0 rifilato da Del Piero, Inzaghi e Kovacevic al Napoli sbandato che cominciò con Zeman e finì con Mondonico. Nell’anno dello scudetto della Roma. Nell’anno in cui il mondo cambiò per sempre a settembre con il crollo delle torri gemelle.
Cuarascelia, si pronuncia così, arriva direttamente dalla Georgia terra di mezzo, di storia e di cultura, di dominazioni e di indipendenza. Di fierezza, di freddo, accucciata sul Mar Nero con brezze fredde e flussi termali. È un’ala sinistra per dirla alla vecchia maniera però sta in campo ovunque lo metti. Usa entrambi i piedi, la testa sempre alta, assist-man e botta da fuori. Sembra uscire da un cartone animato sul calcio, falcata lunga, pare spezzarsi ma si piega e si riporta su trattando la palla in maniera tanto accurata da rientrare nel 2019 tra i più promettenti giovani europei in una lista di cinquanta.
Certo, a Napoli arriva in sordina, nessun clamore intorno al suo acquisto. A Napoli arriva dopo l’addio di Insigne, della fine del rapporto con Mertens con una piazza sul piede di guerra pronta a mandare la famiglia De Laurentiis dritta sulla A16 direzione Bari. Eppure questo ragazzo di ventuno anni è più di una scommessa, è un talento naturale, forte nell’uno contro uno, vede la porta e i compagni, goal ed assist e nel silenzio generale e tra dissapori e disabitudine all’entusiasmo partenopeo può essere il vero simbolo di un nuovo ciclo e di una rinascita. Paratici gli strappò un pre-accordo per portarlo alla Juventus ma il suo addio alla società bianconera ha liberato il georgiano dalla promessa. Da Tiblisi, luogo caldo a Napoli in cui il calore è manna e frusta, è volano e depressione, può definitivamente consacrarsi e consacrarci. Benvenuto Zizi!