A Il Giornale: «Rimasi senza sensi per qualche minuto. La salute dei calciatori va tutelata, soprattutto se sono giovanissimi».

Su Il Giornale un’intervista a Aldo Serena. Il tema è quello dei colpi di testa, gesti atletici bellissimi, ma anche pericolosi. Serena ha segnato molti gol usando la testa. Gli viene chiesto cosa pensa dell’iniziativa della Federazione calcistica inglese di «porre un limite» di massimo 10 colpi di testa durante gli allenamenti.
«La trovo giusta. La salute dei calciatori va tutelata, soprattutto se sono giovanissimi. Per gli under 12 proibirei completamente i colpi di testa in allenamento».
Racconta che da piccolo i colpi di testa gli hanno creato dei problemi.
«Sì, avevo 12 anni e la mia squadra, il Montebelluna, giocava contro l’Adriese. Era una giornata di pioggia. All’epoca i palloni si inzuppavano diventando “bombe“ pesantissime. L’arbitro fischiò una punizione per gli avversari. Io mi misi in barriera. Il giocatore dell’Adriese calciò violentemente e il pallone mi colpì in pieno sulla faccia. Svenni e rimasi senza sensi per qualche minuto».
Anche da adulto ci fu un quasi incidente per un colpo di testa.
«Nel 1988 in un Juventus-Inter segnai di testa il gol dell’1 a 1 facendo una capriola in colo sulle spalle di Favero. Feci un gol bellissimo ma rischia di rompermi l’osso del collo».