Al Corsera: «A 14 anni, accompagnai mia sorella a un provino. A volte i registi mi hanno usata per il mio aspetto fisico. Alain Delon aveva cani cattivissimi»
Ornella Muti intervistata dal Corriere della Sera.
«Ho debuttato al cinema a soli 14 anni e avevo perso mio padre tre anni prima. Avrei avuto bisogno di una figura maschile di riferimento e invece non ce l’avevo. Mi sono affacciata alla vita da “zoppa”, senza sapere chi sono gli uomini».
Fu scelta da Damiano Damiani per il film La moglie più bella che raccontava la storia di Franca Viola che rifiutò il matrimonio riparatore.
«Non mi ero candidata per quel film, avevo semplicemente accompagnato mia sorella Claudia, più grandi di me, a fare il provino. Venni scelta io proprio perché avevo l’età del personaggio».
«Sono una sognatrice, mi creo dei film in testa, mi costruisco dei racconti romantici, favole che non corrispondono alla realtà. Noi donne, a volte, veniamo messe sugli altari dagli uomini, altre volte ci comportiamo come le geishe. Io non appartengo né all’una, né all’altra categoria. L’importante è comunque credere nell’amore, però io sono cieca e vado sbattendo a destra e a manca: in certi casi nella mia testolina bacata non ho voluto vedere ciò che era evidente».
A volte ammetto di aver avuto la sensazione che alcuni registi mi abbiano usato solo per l’aspetto fisico senza preoccuparsi delle mie capacità artistiche».
La voce sexy.
«Sarà pure sexy, ma non è un vezzo, ho un reale problema alle corde vocali. È persino capitato che al telefono mi scambiassero per un uomo».
un tipo col carattere difficile era Alain Delon: bellissimo, con dei cani cattivissimi… una star che aveva potere e lo dimostrava, te lo faceva pesare.