Sul Corsport. Ha perso Chiellini, De Ligt, Bernardeschi, Dybala e Morata. Ha preso Bremer e Di Maria. Più Pogba che si è infortunato. Chiesa rientrerà dopo i Mondiali

Sul Corriere dello Sport due pagine dedicate alla Juventus a quello che viene definito un indebolimento della formazione bianconera. Ecco cosa scrive Ivan Zazzaroni:
A occhio mi sembra più debole dell’ultima, quarta a fine maggio. Parlo naturalmente della Juventus e ne faccio una questione aritmetica. (…)
Da giugno a oggi, e per differenti motivi, Allegri ha perso Chiellini, De Ligt, Bernardeschi, Dybala e Morata. Bremer ha sostituito l’olandese e Di Maria la Joya. L’acuto della sessione estiva è stato il Pogback: sfiga ha voluto che il francese si sia infortunato durante la tournée negli Stati Uniti (menisco esterno) e risulti ripresentabile solo a ottobre, dal momento che ha scelto la terapia conservativa. Il recupero a tempo pieno di Federico Chiesa è invece previsto dopo la lunga sosta per il Mondiale degli altri, ovvero a gennaio.
Rispetto al campionato appena concluso il tecnico si ritrova perciò con tre giocatori e 19 gol in meno (trascuro gli assist), se si considerano esclusivamente quelli realizzati da Morata (9) e Dybala (10).
E qui interviene l’aritmetica. Pongo in effetti un problemino, la cui soluzione appare addirittura elementare: dato che per vincere uno scudetto servono tra i 75 e gli 80 gol e che sei mesi di Chiesa e sette e mezzo di Pogba, un’intera stagione di Kean (5 centri nel 2021-22) e la media francese di Di Maria (8 l’anno) possono valere – calcolo spannometrico – una trentina di reti, a voler essere ottimisti, potrà bastare il solo Vlahovic per le 45-50 mancanti?