Le trattative di mercato del Napoli (secondo i media) del 5 agosto.
Gli 800 km scarsi che separano Napoli e Milano, in qualche modo, giustificano il cambio d’aria. Normale, quindi, che quando qualcuno viene colpito da un mal di pancia milanese soffra in maniera diversa rispetto a un suo emulo che invece conosce gli stessi sintomi in quel di Partenope. Normale, giusto.
Finisce quindi che una situazione conclamata, risaputa, di mal di pancia, si possa descrivere e risolvere bene (se vivi e lavori a Milano) mentre vada male a Napoli anche se è un dolorino così, appena accennato e nato solo da qualche minuto. È la storia di questa mattina sui giornali, è la storia di Icardi e Insigne. Il primo ha un mal di pancia indotto, o almeno così sembrerebbe: la moglie-agente Wanda Nara ha chiesto e pretende l’aumento dell’ingaggio, forte anche di un accordo sulla parola con il Napoli. Questo, ormai, si è capito. E la Gazzetta racconta la situazione, con annessa contestazione del pubblico interista, in questo modo qui: «La gente che vede entrare Icardi alla Pinetina si sfoga apostrofandolo in malo modo: “Vattene, venduto, figlio di p.”. Tutto eccessivo, per carità, ma anche indicativo di una nuova aria che si fiutava già sui social. Tutto insomma porta a credere che Icardi non lascerà Milano, e questo è un concetto ribadito ieri in un summit di mercato a cui ha partecipato tutto lo stato maggiore nerazzurro. Per far vacillare l’Inter, ci vuole una squadra estera che metta sul piatto la stessa super-offerta del Napoli, anche perché il club milanese non vuole rinforzare una diretta concorrente. Qualche novità potrebbe arrivare dall’Arsenal se non riuscisse a fare Lacazette. Mauro attende. E conta di riprendersi l’Inter a suon di gol». Perfetto.
Perfetto o quasi, perché poi prendi il Corriere della Sera e leggi cose così: «Mentre il Napoli accoglie Zielinski e si concentra su Maksimovic, Lorenzo Insigne si aspetterebbe più considerazione. Non solo sotto il profilo contrattuale (attende un adeguamento dell’ingaggio su cui non ha ancora trovato un’intesa con De Laurentiis) ma pure di leadership all’interno dello spogliatoio». Un riassuntino veloce di questa situazione: Icardi viene da giorni dato in partenza se non in rotta con la società per un adeguamento che non arriva, ma intanto «conta di riprendersi l’Inter» (mentre i tifosi lo contestano apertamente); Insigne, che finora non ha mai dato modo di pensare a mal di pancia vari (ed è stato tra i più applauditi a Dimaro insieme a Sarri e Hamsik), è già una «grana», e «si aspetterebbe di più dalla società». Lineare, no?
In tutto questo, escono comunque fuori altri nomi. Uno lo snocciola Il Mattino, rispolverando Nikola Kalinic: secondo il quotidiano del Chiatamone, De Laurentiis ha fatto la prima telefonata a Della Valle e ha offerto 18 milioni. I viola ne chiedono, però, 25. Sempre secondo Il Mattino, nella trattativa potrebbe essere inserito Gabbiadini. Poi, ecco il Corriere dello Sport, che racconta della piccola bega tra l’Inter e Icardi, ma scrive pure che il Napoli intanto sta lavorando sulle alternative: scartati Bacca e Tevez, con la suggestione Cavani destinata e rimanere tale, ecco spuntare Jovetic come falso nueve e il brasiliano Luiz Adriano, ai margini nel Milan. Un altro nome lo fa la Gazzetta: è quello di Angulo, attaccante dell’Independiente del Valle e grande protagonista dell’ultima Copa Libertadores. Per la rosea, poi, Rog è un affare già definito: «Bisogna aspettare qualche giorno per l’ufficialità, anche perché la Dinamo Zagabria è impegnata in Champions. Nel frattempo, il Napoli piazzerà due cessioni: Lopez al Betis e Grassi, che andrà in prestito in A». Proprio su questo trasferimento temporaneo scrivono anche da Bergamo, edizione locale del Corsera: «Il centrocampista ex Atalanta potrebbe tornare proprio agli orobici, indeboliti a centrocampo dalle partenze di De Roon e Cigarini. La formula sarebbe quella del prestito secco, slegata dall’affare Sportiello. Però, in ogni caso, si aprirebbe un canale preferenziale per chiudere anche l’operazione relativa al portiere».
Dato che siamo in giornata di malesseri, riportiamo per ultima la storiella del Corriere dello Sport su Amadou Diawara. Per il quotidiano romano, c’è un vero e proprio caso di latitanza: per il giovane centrocampista del Bologna, sembrano essere saltati tutti gli affari. Nel senso che l’operazione con la Roma è sfumata a causa dell’inserimento del Napoli, che poi si è defilato a sua volta. Nel frattempo, però, il giocatore non si allena da 26 giorni ed è assente in ritiro dietro presentazione di un certificato medico “per stress”. Altro che mal di pancia.