Il titolo in prima pagina della Gazzetta dello Sport sul Trofeo Tim dei rossoneri: una sconfitta in rimonta e un pareggio al 45esimo. Eppure…

C’è un posto meraviglioso, nel mondo, in cui una sconfitta contro il Sassuolo e una vittoria ai rigori contro il Celta, il tutto in un triangolare estivo con due gare da 45 minuti, valgono un titolo in prima pagina. Non negativo, ma positivo. È il caso del Milan (il Milan, appunto), che al Trofeo Tim incontra i neroverdi e i galiziani. E perde. Eppure, per la Gazzetta, la squadra di Montella «cresce bene». Lo scrivono in prima, lo ribadiscono nel paginone d’apertura.
«Nonostante il passo falso contro il Sassuolo la squadra rossonera dimostra di avere basi più solide rispetto al passato. C’è la sensazione di essere all’inizio di una storia diversa. Certo, non sono arrivati campioni e non ci sono stati investimenti faraonici. A Reggio Emilia non è sceso in campo nessun nuovo acquisto. Eppure il lavoro di Montella si comincia a intravedere. Segnali promettenti, che naturalmente dovranno essere sviluppati. Squadra aggressiva, ricerca della qualità, la voglia di attaccare con tanti uomini anche a costo di rischiare qualcosa nella ripartenze avversarie». Questo un estratto del pezzo di Luca Calamai sulla notte del Trofeo Tim.
Il Milan gioca bene, dunque, quindi onore al Milan. Eppure, una squadra che subisce tre gol dal Sassuolo dopo averne segnati due (il tutto in quarantacinque minuti) e che non riesce a segnare contro il Celta Vigo (due reti facili fallite da Bacca, fino a qualche giorno fa uomo-mercato Napoli) non dovrebbe attirare critiche e titoli tanto positivi. Invece, in questo luogo meraviglioso perché fatato, succede. Ed è proprio lo stesso luogo in cui Insigne viene ceduto all’Inter per 25 milioni e Icardi resta invece a Milano anche con un’offerta di 60. La raccolta di racconti è visibile nella foto in apertura (dove si legge anche un altro titolo molto critico nei confronti della Juventus). Anche tra favole diverse, a volte, c’è una certa coerenza.
Non per niente: 27 gol fatti e 0 subiti in 5 partite di precampionato. Se il Milan «cresce bene», di grazia, come cresce il Napoli?