Il quotidiano sulla domenica di polemiche su arbitri e tecnologia. In Serie A il Var si accende più del solito, ma inizia a sbagliare troppo

La Repubblica scrive del weekend di Serie A con le tante polemiche legate agli arbitraggi. La più clamorosa quella relativa a Juventus-Verona e al gol annullato a Milik, ma ci sono i rigori negati al Lecce contro il Monza e le polemiche della Fiorentina per il match col Bologna.
Sul gol di Milik:
“Non è chiaro se abbia tracciato la linea corretta, ossia sulla posizione di Candreva fuori inquadratura, che poteva — oppure no — tenerlo in gioco. E comunque sfugge la contestuale trattenuta sullo stesso Bonucci: potenzialmente un altro rigore. La sintesi dello sciagurato esame autoptico della tecnologia. Magari sarà stata la pressione sul giovanissimo arbitro Marcenaro (appena 29 anni) di juventini e salernitani che si azzuffavano. Certo basta poco a rovinare la domenica alla classe arbitrale”.
Insomma, errori netti pur in presenza della tecnologia.
“A 5 anni dall’esordio si vorrebbe allargare l’uso del video anche a episodi non eclatanti: eppure l’utopia di cancellare almeno gli errori “chiari ed evidenti” è rimasta tale”.
“Errori che rischiano di screditare anche decisioni corrette ma mal digerite (Di Martino, il Var di Lecce, ora può essere fermato). E trasmettere un’immagine sbagliata. Sì, perché in Serie A il Var funziona e si usa: anche un pizzico in più rispetto all’anno scorso”.
“Si accende più del solito, ma inizia a sbagliare troppo”.