Quindi è alla Juve che si riferisce l’Aia? Il club sostiene che «le immagini appartengono a una telecamera Hawk eye, fornitore della Lega, diretta da un regista della Lega»
Il pasticciaccio si infittisce e assume i contorni del paradosso se non della beffa. Perché, scrive il Corriere della Sera, è la Juventus a produrre delle immagini casalinghe della Juventus, quindi è la Juventus che non ha fornito quelle immagini al Var. E – di nuovo quindi – nel comunicato l’associazione arbitri dice di aver chiesto alla Juventus se quelle immagini fossero state messe nella disponibilità del Var e la risposta è stata no. Ieri al Var c’era Banti.
Scrive il Corriere.it a proposito del frame che chiarirebbe la posizione di Candreva:
Foto che spazzerebbe ogni dubbio e confermerebbe la validità del gol di Milik. Il fotogramma sarebbe stato estrapolato dalle immagini che la Juventus produce in proprio e che, nonostante le ripetute richieste avanzate dalla Lega durante la stagione, non mette a disposizione del Var. Motivazione? Hanno problemi di colorimetria e non sarebbero trasmissibili.
Ma, prosegue il Corriere, la Juventus sostiene che
le immagini appartengono a una telecamera Hawk eye, fornitore della Lega, diretta da un regista della Lega.
E ancora:
con stizza fanno notare che se il guardalinee dal vivo avesse osservato la dinamica della scena e si fosse accorto della posizione di Candreva non ci sarebbe stata la necessità della chiamata del Var e lo scandalo non sarebbe accaduto. Non una bella figura. Per tutte le parti in causa.
A questo punto, aggiungiamo noi, è alla Juve che l’Associazione arbitri si riferisce nella nota. È la Juventus “la società che fornisce il servizio” citata nel comunicato dell’Aia.
“In merito all’episodio relativo a Juventus-Salernitana e a un video diffuso al termine della gara dapprima in rete poi ripreso da molti mezzi di informazione” l’Associazione precisa che “l’organo tecnico della Can ha visionato tutte le immagini messe a disposizione del Var e dell’Avar per la gara in oggetto, non riscontrando alcuna corrispondenza con il video in questione.
L’organo tecnico della Can – prosegue l’Aia – ha anche chiesto espressamente alla società che fornisce il servizio tecnologico per la Var se la camera in questione, definita tattica, fosse a disposizione degli addetti alla Var per la gara disputata allo Juventus Stadium. La risposta che veniva fornita – è la conclusione – è che la camera non era a disposizione del Var e pertanto non era fruibile dagli arbitri. Con quanto precisato siamo convinti di aver fatto chiarezza sull’episodio”.