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Scacchi, Carlsen accusa: «Niemann ha barato più di quanto ammesso, i suoi progressi sono strani»

Comunicato del campione del mondo contro il 19enne americano accusato di barare. Le sue mosse identiche a quelle dei computer, più di Fischer

Scacchi, Carlsen accusa: «Niemann ha barato più di quanto ammesso, i suoi progressi sono strani»

La bomba nel mondo degli scacchi è ufficialmente esplosa. Nella serata di lunedì il cinque volte campione del mondo norvegese Magnus Carlsen, 31 anni, ha pubblicato su Twitter un comunicato in cui accusa esplicitamente il 19enne statunitense Hans Niemann di aver barato.

“Credo che Niemann abbia barato di più – e più recentemente – di quanto ha ammesso pubblicamente. I suoi progressi sono stati strani e insoliti e durante la nostra partita alla Sinquefield Cup ho avuto l’impressione che non fosse abbastanza teso o che non fosse pienamente concentrato sulle mosse da fare nei momenti critici, mentre mi batteva con i neri in un modo che credo sia riuscito a pochi giocatori. Tutto questo ha contribuito a far sì che mi facessi un’idea di quello che è successo”.

Fin qui Carlsen aveva lasciato intendere i suoi pensieri ma non li aveva espressi in maniera così esplicita. Clamoroso è stato il suo ritiro contro Niemann dopo appena una mossa. Un gesto evidentemente dimostrativo, con l’obiettivo di attirare l’attenzione. Ricordiamo che la federazione internazionale scacchi ha aperto un’indagine per accertare la verità.

Sul suo profilo Twitter Carlsen ha ripercorso i fatti:

“Alla Sinquefield Cup 2022, ho preso una decisione professionale senza precedenti, ritirarmi dal torneo in corso dopo la partita del terzo turno contro Hans Niemann. Una settimana dopo, durante il Champions Chess Tour, ho abbandonato la partita contro di lui dopo una sola mossa. So che le mie azioni hanno generato tanta frustrazione nella comunità scacchistica. Anche io sono frustrato. Voglio giocare a scacchi. Voglio continuare a giocare ai massimi livelli nelle migliori competizioni”.

“Credo che barare negli scacchi sia un grosso problema e una minaccia per l’esistenza del gioco stesso. Credo anche che gli organizzatori di tornei di scacchi e tutti coloro che hanno a cuore la purezza del gioco che così tanto amiamo, dovrebbero prendere seriamente in considerazione l’aumento delle misure di sicurezza e dei metodi di rilevamento degli imbrogli di chi partecipa a tornei dal vivo”.

“Dobbiamo fare qualcosa contro gli imbrogli e, per quel che riguarda me, non voglio giocare contro persone che hanno imbrogliato ripetutamente in passato, perché non so cosa saranno in grado di fare in futuro”.

“Mi piacerebbe aggiungere altro. Purtroppo, al momento non posso rivelare altro senza avere il permesso esplicito da parte di Niemann di parlare apertamente. Finora ho potuto esprimermi solo attraverso le mie azioni, e queste azioni hanno affermato chiaramente che non sono disposto a giocare a scacchi con Niemann. Spero che la verità su questa vicenda venga fuori, qualunque essa sia”.

Quello alla Sinquefield Cup di St. Louis è stato il primo ritiro della vita di Carlsen. E ricorda che Niemann in un’intervista durante la Sinquefield Cup ha ammesso di aver barato due volte in partite online da adolescente, quando aveva 12 e 16 anni, ma mai dal vivo alla scacchiera.

“Credo che la partita della Sinquefield Cup abbia contribuito a cambiare la mia prospettiva sull’argomento”, ha detto Carlsen.

L’Equipe scrive che dall’inizio di settembre un clima di paranoia si è impossessato del piccolo mondo di Carlsen.

Il quotidiano francese pone la domanda regina: com’è possibile dimostrare che un giocatore sta barando?

“È impossibile”, risponde Yosha Iesias, un giocatore francese che ha contribuito al dibattito sul caso sui social network pubblicando un video lo scorso fine settimana. Nel video spiega che ha usato Chessbase, il più importante database di scacchi, per analizzare le partite di Niemann durante i tornei dal vivo. Ha così scoperto decine di partite in cui Niemann ha eseguito le stesse mosse che avrebbe effettuato un computer.

Ad esempio, nell’estate del 2021, l’americano, per cinque tornei di fila, ha giocato più del 73% delle mosse che un computer avrebbe proposto. Sapendo che il genio americano Bobby Fischer, quando ancora gli scacchi non erano stati rivoluzionati dall’avvento dei computer, e quindi con un calcolo effettuato a posteriori, giocò il 72% delle mosse che avrebbe scelto il computer  quando vinse venti partite  fila nel 1971, senza dubbio la migliore serie di partite giocate da un umano faccia a faccia nella storia.

Addirittura Iesias ha rilevato che in nove partite Niemann ha giocato il 100% delle mosse che avrebbe fatto il computer.

Ma come si fa a imbrogliare? Continua L’Equipe:

Auricolare non rilevabile, impianto sottocutaneo, macchina fotografica in miniatura, vibratore anale per trasmettere segnali?

Niemann – ancora L’Equipe – ha dichiarato di essere pronto a giocare nudo per dimostrare la sua buona fede.

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