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Galeone: «Il Napoli gioca il calcio migliore. Raspadori è la pedina tattica che mancava»

A Libero: «Gasperini un fenomeno. La Juve ha fatto scelte incomprensibili. Inzaghi? Alla Lazio faceva bene perché non aveva da scegliere chi mettere in campo». 

Galeone: «Il Napoli gioca il calcio migliore. Raspadori è la pedina tattica che mancava»
Db Milano 07/02/2013 - final eight coppa Italia di basket / Cimberio Varese-EA7 Milano / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianni Petrucci-Massimiliano Allegri-Giovanni Galeone

Libero intervista Giovanni Galeone. Considerato un po’ il padre putativo di Massimiliano Allegri, Gian Piero Gasperini e Marco Giampaolo, dà un giudizio su tutti e tre, ma parla anche del Napoli di Luciano Spalletti.

Definisce Giampaolo un «“secchione”, legato agli schemi. Dovrebbe avere più fantasia». Di Allegri, invece, dice:

«Max non è mai stato adorato a Torino, neppure quando vinceva. Ma se prendi un allenatore per un progetto di 4 anni, gli chiedi di vincere subito lo scudetto? Alla Juve, ahimé, vige sempre e solo la legge del vincere a tutti i costi. Dici a Max: vieni, impostiamo un programma a lungo termine e poi gli vendi i ventenni De Ligt e Kulusevski e prendi dei trentenni? Non si fa così».

Inevitabilmente il voto che dà alla dirigenza Juve è basso.

«Basso. Ha fatto scelte incomprensibili. Se la famiglia Agnelli ti richiama dopo averti cacciato, è l’ammissione di aver commesso l’errore».

La Juve è fuori dai giochi per lo scudetto. Per Galeone il grande favorito è il Napoli di Spalletti.

«Il Napoli, gioca il calcio migliore e Raspadori è la pedina tattica che mancava».

L’Inter è fuori dai giochi?

«Gioca malissimo e ho l’impressione che Inzaghi facesse bene alla Lazio perché non aveva da scegliere chi mettere in campo, viste le poche alternative. All’Inter ha preferito Correa a Dybala, alterna i difensori, cambia se uno è ammonito. Non ha e non dà certezze».

Ottimo il giudizio su Gasperini.

«Se non hai più la fantasia di Ilicic o Gomez cambi. In questo Pierino è un fenomeno».

E infine, rispetto al calcio italiano:

«Il presente è Raspadori, il futuro Rovella. Max lo ricordi…».

 

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