Il Toronto Star: “Squadra sprovveduta. Una sola vittoria nelle ultime 9 partite, che tristezza. La società è pronta a smobilitare di nuovo”
La festa “paisà” di Insigne, Bernardeschi e Criscito in Canada è durata pochissimo. “La stagione del Toronto si è chiusa mestamente a Philadelphia con la quinta sconfitta consecutiva e il definitivo penultimo posto in Eastern Conference“, scrive Repubblica. Niente postseason e arrivederci all’anno prossimo per Lorenzo Insigne, Federico Bernardeschi e Mimmo Criscito. Che dal loro arrivo, a luglio, non hanno invertito le sorti della franchigia canadese di Mls”.
Il pezzo di Repubblica non manca di sottolineare che Lorenzo Insigne “si era presentato a Toronto “per vincere un titolo”. E con una certa malizia aggiunge che Insigne “starà seguendo a distanza le sorti del Napoli e il cammino inarrestabile del suo erede sulla fascia sinistra Khvicha Kvaratskhelia”.
Anche se il calcio sulla stampa canadese ha poco spazio, il Toronto Star scrive che “la sconfitta per 4-0 di domenica contro il Philadelphia Union è stata solo l’ultimo schiaffo in faccia per una squadra sprovveduta”. “La cui stagione si è conclusa con la tristezza di una sola vittoria nelle ultime nove partite”.
Il 13esimo posto nella Eastern Conference “è la stessa posizione del 2021 in una stagione costò il lavoro all’allenatore Chris Armas e al suo successore Javier Perez.
Il giornale canadese scrive anche che è pronta una sorta di smobilitazione. “Il Toronto, che ha visto partire circa 20 calciatori della prima squadra dopo la scorsa stagione, senza dubbio aprirà di nuovo la porta d’uscita”.
L’entusiasmo di luglio è lontanissimo
Siamo lontanissimi dall’entusiasmo di luglio, quando Insigne arrivò e il Toronto Star scriveva:
Era la notte del Carnevale caraibico, ma il sapore è stato decisamente italiano. C’era folla all’ingresso dei giocatori, con Insigne che firmava autografi mentre si faceva strada. I tifosi hanno trovato all’interno dello stadio le bandiere di Insigne con la scritta Il Magnifico e il marchio di fabbrica italiano cioè l’esultanza con le mani a forma di cuore. L’italiano ha ricevuto una calda accoglienza mentre usciva per il riscaldamento. E una ancora più forte quando è stato annunciato il suo nome prima del calcio d’inizio.