DIARIO DAL NORD – A Verona il settore ospiti era poco gremito, a Cremona biglietti finiti. La cronaca di una serata particolare
Cremonese-Napoli
Si torna in trasferta (che bello!) dopo Verona. A Verona c’era un settore ospiti poco gremito (rispetto agli standard partenopei) e sicuramente entusiasmo diverso. Solo per l’acquisto del biglietto, per il match del Bentegodi, ce la prendemmo con molta calma mentre a Cremona, l’entusiasmo del tifo azzurro è talmente alto che i biglietti del settore ospiti sono stati polverizzati prima di uscire praticamente. Poco male. Opto, senza dire niente a mio cognato Enzo ed al mio migliore amico Simone per Tribuna Laterale Sud, unico settore disponibile. 40 euro più spicci di commissione. In realtà Simone mi invia bonifico di 39,99 euro ma questa è un’altra storia.
Dopo l’acquisto dei biglietti ci viene un dubbio? Ma c’è rivalità tra i tifosi della Cremonese e del Napoli? Leggo con interesse ed apprezzamento un articolo de “Il Giornale” che riporta come i cremonesi saranno una tifoseria tranquilla e non faranno cori di odio ma solo di supporto per la propria squadra quindi ci rechiamo allo stadio tranquilli. Io stanco da lavoro (a Venezia il turismo non conosce basse stagioni) lascio guidare mio cognato la mia amata Audi e partiamo da Mestre alle ore 14.30, direzione Zini. Si parla di un Napoli strabiliante e di una classifica che fa sognare oltre all’argomento del 2022. È giusto inviare armi in Ucraina? Dopo due ore di auto arriviamo facilmente allo stadio e parcheggiamo alla modica cifra di cinque euro. Simone, che veniva da Milano, ci dice che ha parcheggiato l’auto nel settore ospiti e che sta parlando con lo youtuber coreano Buonaseba. Sì proprio lui. Buonaseba c’è anche a Cremona e si ricorda di me e di Enzo indicandoci e dicendoci “Pizza con ananas!”.
Ci dirigiamo verso il nostro settore e ad Enzo, con la sciarpa del Napoli, dicono di metterla via (?). Ci fanno entrare per la Tribuna d’onore per una questione di sicurezza e ci dirigiamo verso il nostro posto. Man mano che ci avviciniamo vediamo questo muro grigio rosso. Ci trovavamo affianco alla tifoseria lombarda. La nostra preoccupazione era pari a zero. L’articolo che lessi lo tenevo a mente quindi eravamo tranquilli. Intanto entrano i ragazzi per il riscaldamento e l’entusiasmo del settore ospiti si eleva. Anche loro comunque non scherzano. Uno striscione divertente recita “Ridateci i Rolex e Gaetano”. Poco prima dell’inizio della partita, dall’altro lato del campo vediamo tifosi della Cremonese e del Napoli che si beccano. Per fortuna c’è un cancello ed un settore che li divide anche se, secondo noi tre, nel caso si fossero aperti i cancelli da leoni si sarebbero trasformati in dolci gattini.
Ci sediamo in tribuna ma sembrava (a detta di Simone) di stare in Economy Class di Ryanair. Affianco a noi dei simpatici signori tifosi della Cremonese. Uno, vicino a Simone, con un cappellino della Ferrari. La partita inizia e la trasferta di Rrahmani scuote subito i nostri cuori. Iniziano però i primi sfottò contro di noi. “Lavati col fuoco”, “Terroni”, “Tornate a Napoli, merde!”. Ma come? Non era una tifoseria tranquilla? Intanto il campo dice: palo per la Cremonese e subito dopo rigore per il Napoli col solito slalom speciale di Kvara. Politano dal dischetto segna e scivola proprio sotto al nostro settore (goduria pura!). Un tifoso del Napoli zittisce i tifosi della Cremonese in curva (non si fa!).
Da quel momento inizio a non credere più di quell’articolo letto su “Il Giornale”. Escono tre soggetti, uno che somigliava a Mosé, un altro a Mkhitaryan e un terzo che faceva gesti poco gentili. La situazione si scalda ma il ragazzo che ha zittito i tifosi avversari si nasconde. Finito il primo tempo decidiamo di volerci avvicinare al settore ospiti. Sentivamo la mancanza dei nostri tifosi e volevamo stare in mezzo a loro. Attraversiamo tutta la tribuna, tra cui quella d’onore, e incrociamo Zaccardo. Campione del mondo ma soprattutto scopritore di Kvaratskhelia. Foto di rito e dritti affianco al settore ospiti, vicini alla nostra gente. Simone ed Enzo mi fanno notare che nel caso di attacco cremonese non vediamo nulla da quel posto e la mia profezia è “vabbè ma tanto non attaccheranno mai”.
Due minuti errore del duo Raspa+Zambo sotto porta e rete della Cremonese. Rete brutta, sporca, a freddo. Restiamo abbastanza basiti. La mia seconda profezia però è: “La decide quell’uomo lì!” indicando Cholito che si scaldava nel frattempo con Zielinski e Chucky Lozano.Tant’è che a 15 minuti dalla fine in una partita che si stava complicando arriva la palla di Rui per il Cholito che la schiaccia in rete. 1-2 ed è tripudio. L’1-3 e l’esagerato 1-4 sono solo di contorno ed aumentano i decibel di entusiasmo della curva azzurra. Partita vinta e momento di idolatria per Simeone. È incredibile la voglia che traspare dai suoi occhi. E’ in uno stato incredibile di forma psicofisica.Usciamo dallo stadio alle 20.30 circa e ci dirigiamo verso il Torrazzo. Devo essere sincero: Cremona l’ho trovata molto carina. Il momento turistico con annessa pizza mangiata sotto al Torrazzo finisce alle 21.30. Simone aveva lasciato dentro il settore ospiti la macchina e la paura di trovare lo stadio chiuso era tanta (per lui, non per noi che ridevamo al pensiero). La fortuna ha voluto che fosse l’ultima macchina rimasta circondata da bottiglie di vetro ma sana e salva e soprattutto accessibile a Simone.Io ed Enzo riprendiamo l’Audi e iniziamo a sognare (ad occhi aperti ovviamente!). Ci imbocchiamo per l’A16, no scusate il lapsus l’A4 volevo dire, e ci dirigiamo verso casa. Il Napoli è forte, il Cholito è un po’ l’idolo di tutti (del momento). In macchina metto musica dei primi anni 2000 e sulle note di Sotto Casa di Max Gazzé (per dirne una) arriviamo a Venezia a mezzanotte. Sveglia ore 6 del mattino impostata (solo per me).