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Repubblica: addio De Laurentiis anti-sistema, ora è un modello per il Palazzo

C’era una volta il picconatore, è in testa con Napoli e Bari col bilancio in ordine. Un esempio per il calcio italiano e vuole portare Apple nella partita dei diritti tv

Repubblica: addio De Laurentiis anti-sistema, ora è un modello per il Palazzo
Presidente della squadra del Napoli Aurelio De Laurentiis e preoduttore cinematografico

Addio al De Laurentiis scorbutico signor no. È diventato più organico al Palazzo, anche un modello per il disorientato calcio italiano. Lui che è in testa sia con il Napoli sia con il Bari senza spese dissennate, anzi con i bilanci in ordine. Così scrive Repubblica:

acquistando punti addirittura nei Palazzi in cui si era spesso sentito sopportato, dopo averli peraltro attraversati con l’aria hollywoodiana e snob del produttore cinematografico sceso dal red carpet.

L’era delle picconate è finita, o almeno momentaneamente consegnata al passato. Il De Laurentiis 2.0 è infatti diventato di colpo più organico al sistema, addirittura negli ultimi tempi funzionale: è stato importante nell’assegnazione dei diritti a Dazn, poi addirittura decisivo nell’elezione del presidente della Lega Serie A, visto che è stato lui a candidare Lorenzo Casini. Ora vuol diventare anello di congiunzione con la Apple per cedere i diritti tv della Serie A alla multinazionale Usa, intenzionata a potenziare il suo streaming anche attraverso il pallone.

Così aveva scritto ieri Paolo Ziliani sul Fatto

“Se andate a sfogliare i giornali di luglio e agosto, quando a tenere banco era il calciomercato, scoprirete che due club erano ritenuti da tutti fuori dai giochi, oltreché in chiaro disarmo. Il Napoli che aveva ceduto cinque titolari eccellenti come Koulibaly, Insigne, Mertens, Ospina e Fabian Ruiz, e l’Atalanta fuori dall’Europa dopo tanti anni e con frizioni evidenti tra allenatore e dirigenza. Restavano insomma cinque nomi per 4 posti-Champions, in ordine di piazzamento Milan, Inter, Juventus, Lazio e Roma. Quattro pronti a fare bisboccia, uno destinato alle pene dell’inferno. E invece succede che al via del campionato tutti i pronostici vadano a gambe all’aria. E che il Napoli di De Laurentiis, spernacchiato come l’avaro Scrooge, dopo 9 partite sia lanciatissimo non solo per prendersi un posto-Champions ma per prendersi lo scudetto, che per mille motivi meriterebbe. Meno 1 insomma”.

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