Il presidente del Tennis Club Napoli: «Il fondo in terra rossa era buono, è qui da oltre 100 anni. Siamo arrabbiati e sconcertati».
Atp tennis Napoli, Villari: «Non abbiamo colpe, abbiamo pagato 70mila euro a campo».
Una brutta pagina per il tennis a Napoli. Un brutto ritorno di immagine per la città tutta. Ieri l’inizio dell’Atp Tennis Napoli 250 è slittato. Le partite di qualificazione in programma sono state annullate per alcuni avvallamenti presenti sui cinque campi, compresa l’Arena del Mare. Si dovrebbe giocare oggi al Tc Pozzuoli di Monteruscello, dalle 10, a porte chiuse. Il Corriere del Mezzogiorno scrive che le partite inizieranno con un giorno ancora di ritardo, martedì, perché si attende l’arrivo di un nuovo tappeto in sintetico da Firenze, che poi dovrà essere collaudato.
A causare il danno, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, è stata la pioggia caduta nei giorni scorsi, che ha reso impraticabili i campi in sintetico, poggiato sul legno e sulla vecchia terra rossa.
Il quotidiano napoletano racconta il caos tra gli organizzatori. Il presidente del Tennis Club Napoli Riccardo Villari molto nervoso che si agitava per il circolo di viale Dohrn in compagnia del suo telefonino alla ricerca di una soluzione. I contatti febbrili con la federazione tennis e l’Atp. Il Corriere del Mezzogiorno riporta le parole di Villari.
«In quanto presidente del Circolo mi sento responsabile, ma abbiamo pagato un servizio ad una ditta specializzata, per costruire i campi. Abbiamo speso una cifra considerevole: circa 70 mila euro a campo. E ora non ha attecchito bene. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere. Il fondo in terra rossa era buono è qui da oltre 100 anni. Il cemento sintetico non lo abbiamo fornito noi e non sappiamo il perché sia successo. Di certo non è dipeso dalla nostra organizzazione tutto quello che è accaduto. Siamo arrabbiati e sconcertati. Cerchiamo di salvare il torneo che è la cosa che più preme a me e al circolo che presiedo».