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“Italia-Argentina del 90 è stato il secondo Maracanazo. Bilardo era un pazzo”

Su As Burruchaga e il presidente del progetto Legends che lo ha premiato. Bilardo ha donato il pallone di quella semifinale

“Italia-Argentina del 90 è stato il secondo Maracanazo. Bilardo era un pazzo”

Si torna sempre a Italia-Argentina

Jorge Luis Burruchaga, campione del mondo con l’Argentina nel 1986, è stato premiato a Madrid dall’ambasciata argentina per il gol che eliminò la Germania in finale. Burruchaga ha donato al progetto Legends la maglia che indossava nel 1986.

Il presidente di Legends, Marcelo Ordàs, ha spiegato il motivo del riconoscimento tributato al campione argentino:

“Jorge Burruchaga è una delle leggende più importanti del calcio mondiale. Legends cerca di recuperare testimonianze della storia del calcio mondiale e per questo rendiamo omaggio a chi ha segnato il gol più decisivo del calcio argentino. Ci portò anche in finale nel 1990 in Italia. È stato anche Campione del Mondo Intercontinentale con l’Independiente, tra i tanti suoi trionfi. Era versatile, moderno. Ha giocato in molte posizioni. Lo ha detto lo stesso Beckenbauer: è un giocatore moderno. Il calcio che vediamo oggi si rifletteva già negli anni ’80 in un giocatore che copriva già l’intero campo”.

Su As le parole di Burruchaga:

“È un onore raccontarvi il ​​sogno di ogni ragazzo. Di una famiglia, quella di un padre a cui non piaceva il calcio e di una madre che lo amava. Ecco perché quando mi inginocchio e guardo il cielo dico al mio vecchio: ‘E pensare che non volevi…’. Il calcio non era redditizio allora come lo è adesso, ma il sogno era lo stesso”.

Burruchaga ricorda quell’Argentina:

“Quando è iniziato il ciclo di Bilardo dopo quello di Flaco Menotti, dissero che stava arrivando un pazzo e noi pensammo che fosse vero. Pensavamo che ci avrebbe fatto ammalare”.

Su Bilardo:

“Adorava il mio gioco. Ho giocato tutto con lui. Mi ha davvero trasformato. Diceva che erano i dettagli a fare la differenza. Questo è il calcio. Devi curare i dettagli, ma per questo devi essere convinto e lavorare. Vincere un Mondiale è il sogno che tutti rincorrono. Era il mio turno di segnare il gol, ma lo abbiamo fatto tutti. Abbiamo passato momenti molto difficili, abbiamo giocato male e volevano cacciare Carlos. Quando è arrivato il gol della finale ed eravamo campioni, abbiamo pensato che la giustizia aveva bisogno di tempo per trionfare. È arrivato quando doveva arrivare. Dopo i primi tre anni il Paese voleva linciarci. Era giusto. Siamo stati un mese e mezzo concentrati. Bilardo era convinto. Lo apprezzo e mi rende felice. Bilardo ci ha detto che nella selezione non guadagni soldi, ma guadagni gratitudine e riconoscimento, ed è così. Dopo 36 anni continuano a ringraziarci, in attesa che arrivi un nuovo Mondiale”.

Burruchaga ha donato al progetto Legends e al popolo argentino la maglia che ha indossato ai Mondiali in Messico nel duello contro il Belgio e anche il pallone con cui si giocò la semifinale contro l’Italia ai Mondiali del 1990, vinta dall’Argentina. Su Italia-Argentina ha detto:

“Il Mondiale 90, per noi che siamo venuti dal Messico, è stato quello della vergogna sportiva. Siamo arrivati ​ con molti problemi fisici a quella semifinale. Quattro o cinque di noi non potevano giocare, me compreso. Bilardo è venuto a chiederci. Gli abbiamo detto che era la semifinale dei Mondiali. Abbiamo disobbedito al dottore e abbiamo vinto ai rigori”.

Marcelo Ordás, direttore di Legends, ha aggiunto:

“quel pallone simboleggia il secondo Maracanazo nella storia dei Mondiali, tutto era preparato per la festa italiana, ecco perché sono stati due volte eroi”.

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