Il Corsport: la squadra conserva un punto di fragilità con cui sarà necessario fare i conti. Da sconfitte così si può e si deve imparare

La notte di Liverpool dimostra che il Napoli è umano. Scrive così Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport nella sua analisi della partita di ieri sera finita 2-0 con due gol dei Reds nel finale.
La notte di Liverpool dimostra che il Napoli è umano, che a dispetto del suo carattere e della sua classe conserva un punto di fragilità con cui sarà necessario fare i conti. Ma non per questo è meno ammirevole. Non solo perché chiude primo il girone di Champions, ma perché per novanta minuti tiene testa ai Reds e per lunghi tratti li domina, imponendo il suo gioco. Questa sconfitta è a suo modo una prova di crescita.
L’episodio del gol annullato è uno spartiacque nella gara. Perché suona come una sveglia per gli uomini di Klopp e li induce a spendere quella riserva rabbiosa di energie che una grande squadra, nelle avversità, deve riuscire a trovare. Qui il Napoli si fa scoprire impreparato. E non è un caso che conceda proprio nel finale di gara i due calci d’angolo su cui vengono i gol dei padroni di casa. La cui superiorità fisica nel gioco aereo finisce per fare la differenza.
La prima prevedibile battuta d’arresto della stagione merita ora una riflessione. Da sconfitte come quella di ieri si può e si deve imparare, trasferendo la lezione di Liverpool sul campionato. A cominciare da sabato a Bergamo, dove la battaglia non sarà meno intensa.