“Il proiettile viene dal lotto 33/16 assegnato al reparto scorte del Viminale, non si esclude che sia stato sparato da un’arma persa o rubata”
Fabrizio Piscitelli, il capo-ultrà della Lazio conosciuto come Diabolik, è assassinato con un proiettile che apparteneva a un lotto assegnato al reparto Scorte della polizia”. Lo scrive Repubblica.
Il proiettile 9×19 parabellum utilizzato per l’agguato a Piscitelli viene descritto negli atti giudiziari come “munizionamento da guerra in uso alle forze di polizia, lotto 33/16 assegnato al reparto scorte del Viminale”.
Le munizioni vengono acquistate esclusivamente con bandi di gara pubblici e poi assegnati ai diversi dipartimenti – spiega Repubblica. Quindi “non c’è dubbio sul fatto che il proiettile provenga da un ufficio delle forze dell’ordine”. Ma ovviamente “non si esclude che possa appartenere a un’arma persa o rubata da qualcuno”, visto che la pistola con cui è stato ucciso Piscitelli non è mai stata ritrovata.
Piscitelli fu ucciso tre anni fa. Dopo due anni e mezzo di indagini è stato arrestato come esecutore dell’omicidio l’argentino Raul Esteban Calderon, 52 anni.