Emergono nuovi retroscena sulla lite tra il tecnico e il difensore olandese. La discussione è degenerata, il contatto fisico è stato evitato per un pelo
La Gazzetta dello Sport fornisce altri dettagli sulla telenovela Mourinho-Karsdorp. Dopo il match con il Sassuolo, l’allenatore della Roma, in conferenza stampa, aveva mosso accuse di tradimento da parte di uno dei suoi giocatori. Ben presto i media hanno scoperto a chi si riferisse: Karsdorp. Tutto sarebbe nato da una lite nello spogliatoio, a fine partita. A Mourinho non sono piaciuti alcuni atteggiamenti del difensore. La Gazzetta scrive:
“Tutto è nato a fine partita, quando – a differenza del consueto – l’allenatore è sceso subito nello spogliatoio per parlare del gol subito nei minuti finali, che ha portato la squadra a perdere due punti. I colloqui sono stati con Abraham, a cui ha chiesto come mai stavolta abbiadato tutto e in altre occasioni no, mentre a Karsdorp, appunto, ha rimproverato la distrazione fatale al momento del pari col Sassuolo. L’olandese, però, ha pensato di replicare, non accettando di fare da capro espiatorio della situazione e quindi la discussione è degenerata, senza alcun contatto fisico, ma con giocatori e membri dello staff tecnico che si sono interposti fra i due per evitare rischi. I sussurri dello spogliatoio hanno raccontato come in realtà anche il modo in cui il terzino era entrato in campo (senza fretta, quando invece Mou chiedeva rapidità) non è piaciuto, così come il fatto che ultimamente dolorini e febbriciattole abbiano intaccato lo stacanovismo dell’olandese, che pure era tornato a giocare dopo appena 28 giorni dalla operazione al ginocchio”.
Ieri sull’accaduto è intervenuto anche il manager del giocatore, Johan Henkes, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a Nos.
«Sono sorpreso per le dichiarazioni di Mourinho e voglio una spiegazione dal club sulle parole del tecnico, e sul modo in cui lo ha fatto. Non si tratta così un giocatore che è nel club da cinque anni».