A questo servirà la ripresa in Turchia, un raduno diverso da quello estivo. Tra le big è la squadra che ha avuto meno infortuni
Il Napoli primo anche nella prevenzione degli infortuni. Lo ricorda oggi la Gazzetta dello Sport che fa il punto sul ritiro azzurro in Turchia, ad Antalya, a partire dalla fine di novembre. Non sarà un vero e proprio ritiro, non sarà assimilabile a quello estivo in quota.
In Turchia la squadra svolgerà una rifinitura mirata con grande cura alla prevenzione. Il tutto adattandosi alle diverse condizioni rispetto al classico ritiro estivo fatto in estate a Dimaro prima e Castel di Sangro poi anche se non ci si discosterà da alcuni principi generali che per Spalletti sono sacri. Innanzitutto, la prevenzione perché da lì nasce tutto o quasi e non è un caso se il Napoli tra le big è la squadra che ha avuto meno infortuni e soprattutto soltanto un paio di problemi muscolari (Osimhen ed Anguissa) arrivati per altro in partita quando lo sforzo è massimo. Il dottor Canonico, responsabile dello staff medico, da questo punto di vista è attentissimo e cura con dovizia di particolari anche l’alimentazione dei singoli calciatori.
Ad Antalya, dove resterà una dozzina di giorni, il Napoli troverà un clima secco ideale per allenarsi. Spalletti tiene ad un lavoro di qualità, a prescindere dalla forza specifica (…). Il Napoli ha scelto Antalya per il suo clima secco ma è ovvio che non si potrà chiedere ai calciatori di “copiare ed incollare” gli sforzi fatti a luglio in montagna. Dunque, si suderà ma con moderazione anche perché tra estate ed inverno cambia pure il sonno e dunque la capacità di recupero.