Xavi: «Oggi il Qatar ha una Nazionale in grado di competere sulla scena più prestigiosa del calcio mondiale, una Nazionale in grado di dire la sua al Mondiale»
L’allenatore del Barcellona Xavi è stato intervistato a TMW per parlare dei Mondiali in Qatar. Il tecnico spagnolo ha evidenziato come la squadra sia preparata alla competizione e potrebbe essere tra le sorprese del torneo. Xavi, prima di allenare il Barcellona, ha prima giocato e poi allenato in Qatar nell’Al-Sadd. Queste le sue parole:
«Il Qatar non è solo la nazione ospitante, può davvero diventare la mina vagante del torneo. Mi sento onorato e orgoglioso di aver giocato e allenato l’Al-Sadd. A posteriori posso dirlo: venire a Doha è stata una buona decisione sia per me sia per la mia famiglia. Cosa è cambiato da quando arrivai la prima volta in Qatar? Ormai manca pochissimo all’inizio del Mondiale, il primo nel mondo arabo e un evento che il Qatar attende ormai da tanti anni. Io stesso sono stato testimone della frenetica fase di preparazione che ha vissuto la città di Doha da quando mi ci sono trasferito nel 2015. Mi riferisco davvero a tutti gli aspetti: stadi, alloggi, infrastrutture urbane, ferrovie…»
Xavi parla del calcio in Qatar
L’allenatore del Barcellona ha anche voluto precisare quanto il paese arabo tenga al calcio ed il Mondiale è stato il giusto trampolino di lancio per una Nazione emergente come quella qatariota:
«Anche il calcio si è sviluppato molto in Qatar. Il progetto del Mondiale ha portato miglioramenti non solo nelle strutture, ma pure in campo. Oggi il Qatar ha una Nazionale in grado di competere sulla scena più prestigiosa del calcio mondiale, una Nazionale in grado di dire la sua al Mondiale. Questo grazie anche al progetto Aspire Academy, che dal 2004 ha contribuito allo sviluppo tecnico e tattico dei calciatori qatarioti. L’ho visto coi miei occhi allenando l’Al-Sadd, con un aumento progressivo della cultura calcistica locale.Che Mondiale mi aspetto? Vedo grande entusiasmo fra la gente, sarà un evento incredibile sia per i calciatori sia per i tifosi. Un Mondiale indimenticabile».