Il procuratore federale. Il Corsera: «lui non ha rilevato ipotesi di illecito disciplinare, la ginnastica chiede una commissione indipendente»
Lo scandalo ginnastica ritmica non è tale per la Procura federale che ha dichiarato una sorta di non luogo a procedere. Riporta Libero:
«Ho avuto modo di ascoltare atlete, tecnici e staff dell’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica. Dopo aver acquisito numerosi elementi utili il mio lavoro a Desio per il momento si è concluso. Siamo ancora nella fase della comprensione e al momento non ho trovato elementi per procedere ad alcuna contestazione». Così Michele Rossetti, procuratore federale alla conclusione delle audizioni all’Accademia di Desio, dopo lo scandalo dei presunti abusi sulle ginnaste.
Questa la critica del Corriere della Sera a firma Marco Bonarrigo:
Ci sono due pianeti lontanissimi nella galassia della ritmica. Il primo è quello delle ex Farfalle che ieri hanno nuovamente (per
voce di Nina Corradini e Anna Basta) ribadito in tv le molestie subite all’Accademia Federale di Desio: «Ci insultavano pubblicamente ogni giorno durante gli allenamenti con frasi tipo “Vergognati”, “Sei incinta?”, “Guarda che pancia ti ritrovi”. Eravamo solo numeri sulla bilancia, non avevamo più valore né come persone né come ginnaste». Il secondo è quello della federazione, col procuratore Rossetti che, dopo due giorni di audizioni a Desio, ha spiegato di non aver rilevato «ipotesi di illecito disciplinare o altro. Nessuno ha parlato di maltrattamenti fisici, siamo qui per appurare i reali metodi di allenamento ed educativi». In questa netta contrapposizione arriva la proposta, avanzata tra gli altri da ChangeTheGame che ha raccolto oltre 60 denunce non anonime, di una commissione d’inchiesta indipendente dal mondo della ginnastica.
Oggi, sempre su Libero, c’è stata anche l’intervista a Yuri Chechi.
Yuri Chechi, da domani protagonista del Circolo dei Mondiali trasmissione Rai, intervistato da Libero. Sui Mondiali ma ovviamente anche sullo scandalo ginnastica ritmica. L’oro olimpico non si sottrae alle domande.
In questi giorni, infuoca anche un’altra polemica sportiva: quella delle ginnaste anoressiche. Possibile che la Federazione non ne sapesse niente?
Lo scandalo è sacrosanto però, obiettivamente, si può fare ginnastica ritmica con un fisico diverso?
Yuri Chechi: «A quei livelli no. Al momento purtroppo gli standard sono questi: sbagliati (ci tengo a ribadirlo) ma sono questi. Le giurie e le federazioni internazionali vogliono quel tipo di ginnastica e quel tipo di fisicità. Se si vogliono vincere le medaglie, sono queste le regole del gioco. Per me è sbagliatissimo e naturalmente non giustifica le vessazioni e le umiliazioni, sulle quali è giusto indagare».
Sia sua sorella che la sua compagna erano ginnaste: loro hanno mai avuto problemi analoghi?
«No: il loro livello era amatoriale. La maggior parte delle ginnaste ha, come loro, bei ricordi. Tuttavia per quel che mi riguarda se c’è anche solo una persona che ha la vita rovinata è giusto intervenire».
Come finirà tutta questa faccenda?