A Foggia faceva la riserva: «Ricomprai l’auto rubata dalla mafia». È stato disoccupato. Van Gaal lo ha chiamato dall’Heerenveen.
L’Olanda ha battuto il Senegal 2-0 al Mondiale in Qatar. Ma l’impresa vera, quella che La Stampa oggi definisce “una favola” è quella del portiere olandese, Adries Noppert. Ha esordito al Mondiale dopo due anni da disoccupato. Ha giocato nel Foggia, in Serie B, nel 2018: scovato nel Nec Breda, in un anno e mezzo ha totalizzato solo 8 presenze, prima di rimanere svincolato e tornare al Dodrecht, dove pure è rimasto un anno scendendo in campo solo 2 volte. Da riserva del Foggia al Mondiale in Qatar.
È il portiere più alto tra quelli presenti in Qatar, supera i due metri. Per questo è chiamato “Grattacielo”. È il numero uno dell’Heerenveen. Van Gaal gli ha regalato la porta dell’Olanda e il debutto in Qatar a 28 anni. Contro il Senegal è stato il migliore in campo sfornando due prodezze e salvando il risultato su Dia e Gueye.
Nel giro della Nazionale maggiore Noppert è entrato alcuni mesi fa, quando Van Gaal lo ha convocato per la sfida di Nations League con il Belgio. Una chiamata ottenuta grazie alle ottime prestazioni nella Eredivisie (la serie A olandese) con la maglia dell’Heerenveen squadra che ne ha acquisito il cartellino nell’estate 2022 dopo il biennio trascorso nelle file del Go Ahead Eagles.
In una vecchia intervista a Espn raccontò la sua esperienza a Foggia, non proprio bellissima, tra difficoltà tecniche e contestazioni. Gli fu persino rubata un’auto che riuscì a recuperare grazie all’intercessione della mafia. Il classico cavallo di ritorno.
«L’avevo comprata in Olanda, ma ho potuto guidarla per poche settimane prima che fosse rubata. Poi l’ho riacquistata dalla mafia. Quando perdevamo, non potevamo andare in giro per la città. Ti bucavano le gomme o facevano esplodere degli ordigni nel cortile di casa».
Ma di Foggia conserva un buon ricordo.
«Sono stato benissimo, la gente ha grande passione: ovunque giocavamo c’erano cinque, seimila persone».
Noppert ha saputo della convocazione in Nazionale due giorni prima che diventasse ufficiale.
«Non mi volto indietro, vivo il presente: ho saputo due giorni fa che avrei giocato ed ero tranquillo: ho davanti i difensori più forti del mondo. Van Gaal ha detto che ha fiducia in me e prima della partita ha detto che devo fare lo stesso di quello che faccio all’Heerenveen».
Continua:
«Quando giochi la prima partita con l’Olanda e ai Mondiali senti un po’ di pressione, ma credo sia normale. Ne hai anche bisogno per funzionare bene. Se non hai tensione, è meglio che ti fermi. È stata una sana competizione».
I suoi compagni lo descrivono come un ragazzo molto calmo ed equilibrato. Il Telegraph riporta le dichiarazioni di Nathan Aké:
«E’ molto calmo. Trasmette la sua serenità anche alla difesa. È un ragazzo molto simpatico e bravo. Tutti sono felici per lui. Piace a tutti perché ha i piedi per terra».
Mentre Davy Klaassen dice:
«Tutti pensano che sia un tipo eccezionale. Non ha il percorso di carriera standard. E non è nemmeno il ragazzo standard che abbiamo nel gruppo. E’ simpatico».
Noppert è contento dei giudizi dei suoi compagni.
«Penso che sia il miglior complimento che puoi ricevere. Se non posso essere me stesso, non ho niente da fare qui».
E a chi mette l’accento sulla sua totale inesperienza in fatto di Mondiali risponde:
«Non leggo cose del genere, ognuno ha la sua opinione. La gente dirà “cosa ci fa qui quel moccioso?”, ma non mi interessa. La cosa principale è che penso al calcio invece che a tutto ciò che accade intorno. Siamo venuti qui per uno scopo».
Sa che l’errore è dietro l’angolo, ma promette di lavorare per dare il meglio.
«Bisogna rimanere fedeli a noi stesso. Abbiamo appena iniziato. Questa volta è andato tutto bene. Ma tutti sono umani e tutti commettono errori. Sono molto felice che sia andata così bene e lavorerò per la prossima partita».
Foggia Today ricostruisce il percorso di Noppert in Puglia. Arrivato nel mercato invernale, fece due mesi di panchina e poi fu messo in campo da Stroppa nell’ultima parte della stagione 2017/18. Giocò 5 partite, nelle quali alternò buone prestazioni ad altre rivedibili, per cui la stagione successiva non fu titolare. Fu rispolverato per l’ultima gara dell’anno, il 30 dicembre 2018 col Verona: finì 2-2, con l’olandese protagonista in negativo in occasione del secondo gol degli scaligeri. Fu rimesso in panchina e ci rimase.
Dopo la mancata iscrizione del Foggia al campionato e la ripartenza dai dilettanti, Noppert tornò in Olanda, al Dordrecht, nella Eerste Divisie (la serie B olandese). Totalizzò due sole presenze, prima di passare al Go Ahead Eagles, con cui conquistò la promozione nella massima serie, la Eredivisie, senza aver mai giocato nella stagione 2021-22. Poi la svolta, la scorsa stagione, quando Noppert ha difeso la porta della squadra di Deventer per 20 gare tra campionato e coppa.
La scorsa estate, infine, il passaggio all’Heerenveen, dove nella prima parte della stagione in corso ha disputato tutte e 14 le gare di campionato dal 1’, subendo 13 gol (seconda miglior difesa del torneo) e mantenendo la porta inviolata ben 6 volte. Sono stati questi numeri e queste prestazioni a convincere Van Gaal a farlo entrare nel giro della Nazionale e a portarlo al Mondiale.