Al Circolo dei Mondiali, l’arbitro mamma dei Mondiali femminili del 2019, racconta un episodio che la dice lunga sui pregiudizi del calcio
Al circolo dei Mondiali in diretta su Rai Play dopo la gara tra l’Argentina e il Messico, vinta dalla formazione di Leo Messi, c’è tra gli ospiti Manuela Nicolosi, che è stata l’arbitro mamma protagonista dei Mondiali femminili del 2019
L’argomento è l’ottimo arbitraggio di Orsato nella sfida di questa sera, match in cui non è mai dovuto intervenire il Var proprio grazie alla grande capacità del direttore di gare di gestire ogni situazione. Incuriosita Sara Simeoni ha chiesto alla Manuela Nicolosi come si è trovata la prima volta che ha arbitrato una partita
«La prima volta che sono andata ad arbitrare una partita siamo arrivati con la macchina alla barriera della sicurezza per accedere all’impianto e l’autista ha detto “sono gli arbitri”. L’addetto alla sicurezza si è affacciato nell’auto e ha chiesto “lei accompagna?” ed io “io non accompagno nessuno, se non entro io la partita non si gioca”»
Poi ad una domanda di Collovati sull’orgoglio del padre risponde
«Il mio papa è morto dopo le prime due partite che ho arbitrato e quindi ho deciso, anche per lui, che ce l’avrei fatta»
Gia poco tempo fa in un’intervista al Corriere dello Sport, la Ferrieri Caputi aveva detto sui pregiudizi che ci sono nel mondo del calcio
«Non mi piace il giudizio continuo, al quale noi donne siamo più esposte, sia che tu sia riservata, sia che tu sia estroversa. Succede nel mondo, non nell’AIA o nel calcio. Se poi tutto questo si porta in un mondo “maschile” come quello del calcio, sento che spesso devo stare attenta alle cose. E sinceramente spero che mi si giudichi come arbitro e non come donna, per una società più evoluta. Giudicate per il proprio lavoro e non per come ci si veste o ci si comporta».