Le emittenti qatariote continuano a pressare il presidente della Fifa affinché risolva il blocco della copertura televisiva dell’Arabia Saudita. Una fonte del Telegraph rivela: «I sauditi hanno soppresso le notizie».
Il Mondiale si intreccia ancora con la politica. Secondo il Telegraph, il Qatar ha chiesto a Infantino, presidente della Fifa, di intervenire per risolvere la questione televisiva dell’Arabia Saudita.
La piattaforma streaming che trasmette il Mondiale anche in Arabia Saudita è stata bloccata delle autorità saudite. Secondo il Telegraph nella giornata di sabato diversi rappresentanti legali di beIn Media Group hanno pressato sia la Fifa che i media sauditi affinché il Mondiale continuasse ad essere visto anche in Arabia.
Alle emittenti britanniche, non molto tempo fa, il principe saudita Abdulaziz bin Turki Al Faisa ha dichiarato che la sua nazione vorrebbe ospitare un Mondiale. Si è anche espresso favorevolmente sul mondiale in Qatar. Tuttavia dietro le quinte sembra materializzarsi uno scontro diplomatico fra i due paesi.
La copertura del mondiale infatti è stata oscurata in tutta l’Arabia Saudita, provocando numerosi problemi anche alla Fifa per i mancati introiti dei diritti tv detenuti da beIN. Ci sono state delle trattative per risolvere la vicenda, ma il ministero dei media saudita continua ad oscurare il Mondiale.
Un’altra disputa aveva colpito i due paesi in occasione dell’acquisizione del Newcastle da parte di investitori sauditi. In Arabia era stata disattivata la piattaforma pirata beotQ, i cui proprietari sono gli stessi del club inglese, per evitare che beIn si opponesse all’acquisizione del Newcastle.
Infatti beIN aveva avvertito la Premier League sulla possibilità di rescindere l’accordo con la lega inglese se questa avesse acconsentito all’acquisizione del Newcastle mentre la piattaforma era ancora attiva nel paese saudita.
La fonte del Telegraph ha poi rivelato: «I sauditi hanno soppresso le notizie; e beIN trasmette 22 delle 64 partite della Coppa del Mondo in chiaro che è ancora disponibile in ogni casa (in pratica i big match sono ancora accessibili per evitare disordini da parte degli abbonati)».
Una vicenda poco chiara che scopre delle trame nascoste fra Fifa, Arabia Saudita e Qatar. Il Telegraph ha provato a intervistare un portavoce di beIN, la piattaforma del Qatar, senza però ricevere alcuna risposta.