Lo rivela alla Cnn una fonte coinvolta nella sicurezza del Mondiale. «In Qatar molti agenti di sicurezza iraniani monitorano i giocatori»
La minaccia dell’Iran: carcere e tortura alle famiglie dei giocatori se la Nazionale non canterà l’inno
Secondo quanto riferisce la Cnn l’Iran ha minacciato di incarcerare e torturare le famiglie dei calciatori della nazionale se gli stessi non si comporteranno bene prima della partita contro gli Stati Uniti al Mondiale in Qatar in programma oggi. Lo riferisce una fonte che è coinvolta nella sicurezza del Mondiale.
Prima della partita di esordio in Qatar, il 21 novembre, contro l’Inghilterra, i calciatori dell’Iran si sono rifiutati di cantare l’inno nazionale. Il regime teme che lo facciano di nuovo. La Cnn scrive che
“la fonte ha dichiarato che i giocatori sono stati convocati per un incontro con i membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC) e che è stato detto loro che le loro famiglie avrebbero affrontato “violenze e torture” se non avessero cantato l’inno nazionale o se avessero aderito a qualsiasi protesta politica contro il regime di Teheran”.
Nella partita successiva, contro il Galles, venerdì scorso, i giocatori della nazionale hanno cantato l’inno.
La Cnn continua:
“La fonte, che sta monitorando da vicino le agenzie di sicurezza iraniane che operano in Qatar durante il Mondiale, ha affermato che dozzine di ufficiali dell’Irgc sono stati arruolati per monitorare i giocatori iraniani che non sono autorizzati a socializzare al di fuori della squadra o incontrare stranieri. La fonte ha detto: «C’è un gran numero di agenti di sicurezza iraniani in Qatar che raccolgono informazioni e monitorano i giocatori». Ed ha anche aggiunto che Carlos Queiroz, l’allenatore portoghese della nazionale iraniana, ha incontrato separatamente gli ufficiali dell’Irgc in seguito alle loro minacce ai giocatori iraniani e alle loro famiglie”.
Non si conosce il contenuto della conversazione.
“Queiroz ha affermato che i giocatori iraniani possono protestare ai Mondiali, ma solo nell’ambito dei regolamenti Fifa”.
La Cnn continua:
“Ai giocatori, ha detto la fonte, erano stati promessi “regali e macchine” prima della partita contro l’Inghilterra, ma il regime è poi passato a minacciare i giocatori e le loro famiglie dopo l’umiliazione del rifiuto della squadra di cantare l’inno nazionale”.
E ancora, parole sempre della fonte citata dalla Cnn:
«Nell’ultima partita contro il Galles, il regime ha inviato centinaia di questi attori sostenitori per creare un falso senso di sostegno e favore tra i tifosi. Per la prossima partita contro gli Stati Uniti, il regime ha in programma di aumentare significativamente il numero di attori a migliaia».