Il quotidiano spagnolo elogia il lavoro del tecnico che ha restituito il prestigio necessario per giocare contro le potenze d’Europa
El Mundo elogia la Spagna di Luis Enrique che ha ritrovato quella cattiveria necessaria per lottare fra le grandi d’Europa e non solo.
Secondo El Mundo, il tecnico spagnolo ha riportato nella Roja quell’agonismo che era mancato tra il 2012 e il 2018. Lo dimostra la grande applicazione tattica in difesa che ha contenuto le qualità della Germania nell’ultima partita giocata al Mondiale, pareggiata 1-1 grazie ai rispettivi attaccanti.
Lo aveva detto Luis Enrique quando era stato nominato per guidare la nazionale spagnola. Era sicuro che fosse riuscito a riportare la Spagna ad alti livelli, a restituire quel prestigio e quell’orgoglio persi nelle partite contro le grandi potenze del calcio.
Il tecnico riconosce la tempra anche dopo il match contro la Germania: «Mi piace l’atteggiamento che abbiamo».
Nonostante la Germania avesse creato una gabbia attorno al centrocampo spagnolo, Gavi, Busquets e Pedri sono comunque riusciti a costruire delle trame di gioco interessanti. Come sul palo di Dani Olmo e il gol di Morata. Già quattro anni fa, ricorda El Mundo, Luis Enrique voleva plasmare una squadra aggressiva: «Bisogna essere una squadra aggressiva, che può far male all’avversario. Chiunque sia». Così è stato.
El Mundo ritorna anche sulla semifinale dell’Europeo vinto dall’Italia. In quell’occasione, solo i rigori hanno decretato il vincitore della partita. Ma la Spagna ha avuto il 70% del possesso e 16 tiri in porta. La Spagna ha poi avuto la sua rivincita durante le Final Four di Nations League nella quale, con le stesse statistiche, è riuscita a vincere contro l’Italia.
Alla fine, la partita contro la Germania è il ritratto perfetto della Spagna secondo Luis Enrique.