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Australia e Argentina criticano la Fifa: «Non siamo robot»

Scaloni polemizza: «è pazzesco giocare tra poco più di due giorni». Anche il vice allenatore dell’Australia: «non abbiamo quasi tempo per far affrontare tutto».

Australia e Argentina criticano la Fifa: «Non siamo robot»
Australia's coach #00 Graham Arnold celebrates after Australia won the Qatar 2022 World Cup Group D football match between Australia and Denmark at the Al-Janoub Stadium in Al-Wakrah, south of Doha on November 30, 2022. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

Ancora polemiche per la Fifa sull’organizzazione del Mondiale. Lo riporta il Guardian che attraverso le parole dei diretti interessati mette in luce l’organizzazione problematica della Fifa.

Entrambe le squadre hanno giocato ieri l’ultima partita dei loro gironi e si sfideranno sabato agli ottavi di finale. La Fifa ha infatti programmato la partita solo tre giorni dopo l’ultima.

Anche Scaloni, c.t dell’Argentina, ha espresso la sua definendo “folle” la gestione del Mondiale. L’allenatore, subito dopo la sfida vinta con la Polonia, ha chiarito lo stato d’animo suo e della squadra:

«Oggi siamo felici ma non euforici, perché è pazzesco giocare tra poco più di due giorni. Non riesco proprio a capirlo. È quasi l’una di notte, domani è giovedì. Avremmo potuto riposarci di più. Voglio chiarire che non mi sembra giusto avere solo due giorni e mezzo di riposo dopo essere stato primo nel girone. Queste condizioni non sono ottime».

In riferimento al Mondiale giocato in Russia, René Meulensteen, vice allenatore dell’Australia, ha dichiarato: «Quattro giorni erano già brevi dopo la fase a gironi e diventano ancora più brevi (in questo Mondiale, ndr). Se vogliono prestazioni di alta qualità in una Coppa del Mondo, avrebbero potuto gestirla in modo leggermente diverso. Anche per l’altra squadra è così, devo dirlo. Ma non abbiamo quasi tempo per far affrontare tutto. È il recupero, il recupero e preparare di nuovo i loro cervelli per quella sfida».

Si tratta di un problema già posto all’attenzione della Fifa che a causa del compromesso fatto con le federazioni affinché si potesse giocare in inverno, ha fatto iniziare il Mondiale subito dopo la sospensione dei campionati senza una pausa adeguata.

Le circostanze hanno richiesto anche l’intervento del sindacato internazionale dei giocatori, la Fifpro, che ha avvertito sul carico di lavoro dei giocatori, insieme alle condizione climatiche a cui sono i giocatori sono sottoposti.

Dal ritiro dell’Australia anche il difensore Degenek ha detto la sua: «È qualcosa che la Fifa deve considerare, che non siamo robot, che siamo umani e che dobbiamo recuperare».

Il difensore ha infine parlato della sfida in programma sabato sera:

«Penso che sia il più grande calciatore che abbia mai giocato ma non è un onore affrontare Messi: è soltanto un essere umano come lo siamo tutti noi. è un onore essere agli ottavi di finale di una coppa del Mondo, questo è un onore in sé. Loro sono ovviamente guidati dalla motivazioni che potrebbe essere l’ultima coppa del Mondo per Messi, e lui vuole vincere la coppa del Mondo e concluderla alla grande. Noi dobbiamo impedirlo. Purtroppo sono un suo grande fan, ma la mia voglia di vincere la coppa del Mondo è maggiore della sua».

 

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