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Mondiale, il pizzino che porta agli ottavi l’Australia

Gazzetta.it ricostruisce l’episodio. La panchina dell’Australia avrebbe intercettato un bigliettino tattico dei danesi e dopo avrebbe sistemato tatticamente i suoi.

Mondiale, il pizzino che porta agli ottavi l’Australia
2022 - Uefa Nations League / Danimarca / foto Imago/Image Sport nella foto: Christian Eriksen ONLY ITALY

Il Mondiale richiama sempre congetture sui risultati e sugli episodi dubbi che avvengono durante i 90′. L’ultimo caso è quello del pizzino di Eriksen, o meglio della Danimarca e sembra proprio che i Socceroos non avrebbero sottovalutato i rivali.

La Gazzetta dello sport ricostruisce l’episodio del pizzino che conteneva preziose indicazioni tattiche e lo fa grazie ad un tweet che da giorni circola nel paese dei canguri.

Il finale della partita ha visto i festeggiamenti dei giocatori allenati da Arnold mentre la Danimarca è stata costretta a rifare le valige. Ma secondo il tweet australiano, l’esito della partita è stato indirizzato dal pizzino.

Al 69′ entra Cornelius, una punta per cercare di ribaltare il risultato fossilizzato sull’1-0 per gli australiani. L’attaccante recapita un pizzino ad Eriksen. Indicazioni preziose dalla panchina quindi. Le telecamere catturano il pizzino in mano al centrocampista, poi il gioco prosegue e il bigliettino galeotto sparisce.

 

Ma al 72′ le immagini staccano sulla panchina di Arnold, alcuni uomini dello staff fanno capanna. Si intravede il pizzino. Passa qualche minuto e l’Australia compie alcuni accorgimenti tattici e mantiene il vantaggio fino alla fine.

Gazzetta riporta anche le parole di un tifoso presente allo stadio: “Ero allo stadio, ho visto tutto. Il foglio è stato passato da Eriksen a Hojbjerg, che lo ha buttato a terra. Duke è corso a prenderlo e lo ha passato ad Arnold, che ha fatto scaldare subito Wright”

Forse solo suggestioni e congetture. Alcuni sostengono che Wright avesse iniziato a scaldarsi già parecchi minuti prima, altri ovviamente fanno notare che le partite non si vincono per un borderò rubato agli avversari.

C’è un’altra spiegazione però, un po’ più solida. Gazzetta spiega che il preparatore atletico Andrew Clark ha lavorato per la nazionale australiana dal 2018 al 2022, lasciando l’incarico solo qualche mese perché messo sotto contratto dal Copenaghen. Clark è stato visto in Qatar grazie a un permesso speciale del club. La sua presenza a Doha ha permesso agli australiani di avere un ottimo preparatore e un ottimo traduttore. Insomma, nemmeno i gialli di Agata Christie dipingono storie così intricate.

Però il tema ha scatenato discussioni social, intriga i tifosi, e aumenta quell’alone mitico che caratterizza ogni Mondiale, e quello in Qatar non fa eccezione.

 

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