Il Fatto quotidiano: “Sarebbe bello se Gravina lo spiegasse (ma ci sorprenderebbe)”. Appena due giorni fa Gravina si era distinto per le sue frasi
Gravina a cena riservata con Agnelli. Il presidente della Federcalcio che qualche giorno fa aveva detto: «No ai linciaggi di piazza, vediamo cosa emerge dall’inchiesta». Il Fatto quotidiano ricorda quel che è emerso: la cena riservata tra Agnelli, Dal Pino (allora presidente di Lega Serie A), Gravina e sei alti dirigenti di Serie A.
L’inchiesta della Procura di Torino e della Guardia di Finanza (coordinata dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello) non riguarda soltanto (e in modo devastante) la Juventus ma (in modo altrettanto devastante) l’intero sistema calcio. E questo a prescindere dai suoi futuri esiti penali. Vediamo perché.
LA CENA TUTTI IN COLLINA CON IL PRESIDENTE
“Sono contrario ai linciaggi di piazza” ha dichiarato tre giorni fa il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aggiungendo: “Vediamo cosa emergerà dal procedimento in corso”.
È emerso che era a una cena “riservata” e organizzata da Andrea Agnelli, il 23 settembre 2021, in compagnia di Luca Percassi (ad dell’atalanta), Enrico Preziosi, (presidente del Genoa), Giuseppe Marotta (ad dell’inter), Paolo Scaroni, (presidente del Milan), Stefano Campoccia (vicepresidente dell’udinese), Claudio Fenucci (ad del Bologna) e il presidente della Lega Calcio Paolo dal Pino. “Sono stato invitato dal presidente della Lega Calcio e non mi sembrava corretto declinare l’invito” ha risposto in estrema sintesi Gravina (non indagato) ai pm. I presidenti non invitati a cena, qualcosina, potrebbero obiettare (ma ci sorprenderebbe). All’indomani dell’incontro Agnelli chiama Percassi: “Spero solo che da ieri sera (…) La presenza di Gabriele (Gravina, ndr) epaolo (Dal Pino, ndr) era utile (…) Spero che nasca qualcosa perché se no non so cosa fare, ne abbiamo parlato io e te quando ci siamo visti qua in ufficio da me. Adesso bisogna che questo elemento qua sia foriero di qualcosa di utile perché se no ci schiantiamo pian pianino (…)”. Utile a cosa? Sarebbe bello se Gravina lo spiegasse (ma ci sorprenderebbe). La Procura aggiunge che, a margine della conversazione, Agnelli “ribadisce che l’obiettivo fondamentale è quello di aumentare i ricavi del calcio italiano”.