La Procura ha evidenziato “comportamenti disciplinarmente rilevanti” a carico del numero uno degli arbitri.
Il presidente dell’Associazione italiana arbitri Alfredo Trentalange è stato convocato dalla procura federale per venerdì mattina alle ore 10 per riferire in merito al caso D’Onofrio. Il procuratore capo dell’Aia arrestato per traffico internazionale di droga. Gli investigatori hanno rilevato la responsabilità del presidente dell’Aia, Trentalange, che ora rischia il deferimento. La Procura ha evidenziato “comportamenti disciplinarmente rilevanti” a carico del numero uno degli arbitri. In particolare, Trentalange avrebbe violato il dovere di comportarsi secondo i principi di lealtà, probità e correttezza.
Ad assistere Trentalange ci saranno i suoi legali Paolo Gallinelli, Bernardo Giorgio Mattarella e Avilio Presutti. Al numero uno degli arbitri era stato notificato l’avviso di conclusione indagini da parte del procuratore federale Giuseppe Chiné.
Lunedì prossimo, 19 dicembre, è stato fissato un consiglio federale della Figc in cui, tra i punti all’ordine del giorno, c’è anche la questione legata all’Aia e il suo possibile commissariamento.
Nei giorni scorsi gli avvocati di Trentalange, avevano spiegato all’agenzia LaPresse
“Non vi sono i presupposti per un commissariamento dell’Aia. I fatti unilateralmente ipotizzati dalla Procura (ancora tutti da verificare in contraddittorio) non riguardano infatti l’Aia in generale ma soltanto le modalità di nomina dei membri del sistema di giustizia sportiva. Siamo in attesa di comunicazioni in merito all’audizione del nostro assistito, non possiamo nemmeno ipotizzare se sarà prima o dopo il prossimo consiglio federale del 19 dicembre, ma possiamo già esprimere un nostro parere in merito al prospettato commissariamento dell’Aia”.