Alla Gazzetta: «Due squadre tattiche, si somigliano nei pregi e nei difetti. Alvarez il mio centravanti ideale. Il Marocco non era solo catenaccio»
La Gazzetta dello Sport intervista Arrigo Sacchi. Il tema è il Mondiale in Qatar, che domenica si chiuderà con la finale tra Francia e Argentina. Sacchi parla della squadra di Messi.
«Ha giocatori più esperti e di mentalità superiore, ma dipende molto da Messi che si fa ben volere. Non l’ho mai visto rimproverare un compagno».
Sacchi esprime il suo apprezzamento per il giovane Alvarez.
«Bravissimo e bravo Scaloni a lanciarlo, perché corre più di Lautaro. Dal momento che Messi non lo fa, serve qualcuno che corra il doppio, anche senza palla. Alvarez sarebbe stato il mio centravanti ideale».
Su Francia-Marocco:
«Il Marocco ha avuto a lungo il dominio del gioco. La Francia ha subito. Lo aveva già fatto con l’Inghilterra che, nel secondo tempo è stata superiore, raddoppiava sempre sugli esterni. Ci ha messo altro spirito, altro ritmo, buona organizzazione. Se Kane non avesse sbagliato il rigore, non so come sarebbe andata a finire. Anche la Francia, pur avendo un collettivo leggermente superiore all’Argentina, cerca molto le giocate individuale di Mbappè».
Sacchi elogia Griezmann.
«Eccezionale. Non ha sbagliato una partita. Bravo anche Rabiot che in Nazionale finalmente ha potuto mostrare le sue grandi qualità. Contro il Marocco si è sentita molto la sua mancanza».
Non mostra grande entusiasmo in vista della finale.
«Argentina e Francia si assomigliano nei pregi e nei difetti. Squadre tattiche. La mia paura è che venga fuori una finale troppo tattica, noiosa. Se il calcio perde il gusto di divertire, finisce male».
Del Marocco dice:
«Non era solo catenaccio: ha messo sotto la Francia con un gioco moderno, e si è visto il valore di un giocatore come Ounahi. Buone cose hanno fatto Giappone, Canada, Australia. Questo Mondiale ha aperto una strada ai sogni di nazionali che verranno».
Non ha una favorita, ma preferirebbe se vincesse l’Argentina, per Messi.
«Favorita? Non lo so. Ma mi piacerebbe che vincesse Messi per coronare una carriera splendida. Mbappé l’ha già vinta».