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Becker: «In carcere uno ha provato a uccidermi. Hanno negato a Klopp di venire a trovarmi»

Su Le Parisien. L’ex tennista tedesco in lacrime in tv. «Il carcere ha detto che l’arrivo di Klopp avrebbe creato troppo caos». La lettera di Stich

Becker: «In carcere uno ha provato a uccidermi. Hanno negato a Klopp di venire a trovarmi»
2022 archivio Image / Cronaca / Boris Becker / foto Imago/Image

Le prigioni di Boris Becker. L’ex fuoriclasse tedesco è stato ospite del canale televisivo Sat1, protagonista di un’intervista vista da oltre 5,2 milioni di persone. Lo riporta Le Parisien.

Becker è uscito giovedì scorso di prigione nel Regno Unitop dopo otto mesi di detenzione per accuse di” frode finanziaria”. Le Parisien commenta così l’intervista:

Con la faccia dimagrita, Boris Becker ha ammesso pubblicamente la sua colpevolezza.

“È stata una lezione molto dura. Una lezione che mi ha fatto molto male. Col senno di poi, ha avuto anche ripercussioni positive. Ho pensato molto, ho riconosciuto i miei errori”.

Becker ha avuto più di 500mila euro per quest’intervista, scrive Le Parisien. Ha raccontato i dettagli della sua permanenza in carcere.

«Dietro le sbarre non sei nessuno. Ho capito subito questo. Sei solo un numero. Il mio era A2923EV. Nessuno mi ha chiamato Boris. Inoltre, a loro non importava chi fossi. Ho instaurato rapporti di fiducia con tre carcerati che mi hanno salvato la vita. A ottobre, un altro carcerato voleva uccidermi. Mi ha spiegato cosa intendeva fare esattamente, ma ho avuto il sostegno di questi altre persone e il giorno dopo, questa persona pericolosa che è stata dietro le sbarre per 12 anni, è venuta a scusarsi».

Dice di aver ricevuto il sostegno di altre personalità del mondo dello sport durante i suoi otto mesi di carcere, tra cui Jürgen Klopp.

«Mi erano consentite due visite al mese, ma alcune persone non hanno ricevuto il permesso di venire a trovarmi. Ad esempio, Jürgen Klopp voleva venire da me. Ci siamo chiamati. A “Kloppo” non è stato consentito di venire, perché è troppo conosciuto e la prigione ha voluto evitare un caos monumentale. Ho ricevuto diverse dozzine di lettere ogni giorno da sostenitori, amici, ex giocatori di tennis. Li ho letti tutti. (… Quello che mi ha toccato di più? Quella inviatami da Michael Stich (ex numero due) su tre pagine con parole molto toccanti. (Becker scoppia in lacrime) Non avrei mai immaginato un gesto così forte da parte sua».

Dallo scorso fine settimana è tornato in Germania.

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