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Plusvalenze, nuova indagine della Procura Figc: potrebbe coinvolgere Sassuolo, Atalanta e Udinese

Stampa e Gazzetta scrivono di un altro procedimento aperto dopo gli atti dell’inchiesta Prisma. Si parla di «partnership con società terze e opacità nei rapporti»

Plusvalenze, nuova indagine della Procura Figc: potrebbe coinvolgere Sassuolo, Atalanta e Udinese
Bergamo 14/04/2022 - Europa League / Atalanta-RB Lipsia / foto Image Sport nella foto: Antonio Percassi-Steve Pagliuca

L’inchiesta sportiva della Procura Figc sulle plusvalenze – ieri l’organo giudiziario guidato dal procuratore Chiné ha chiesto la revocazione della sentenza con cui la Corte d’appello della Figc aveva assolto nel maggio scorso la Juventus e altri 10 club nel processo sulle plusvalenze – si allargherà ad altri club, oltre a quello bianconero e agli altri nove coinvolti nella riapertura del caso. Lo scrivono La Stampa e la Gazzetta dello Sport. Ricordiamo che i club coinvolti sono: Juventus, Samp, Empoli, Genoa, Parma, Pescara, Pisa, Pro Vercelli, Novara e Chievo. Il Napoli è l’unico club coinvolto nel precedente procedimento sportivo escluso da questa nuova richiesta della Procura Figc.

La Stampa scrive:

Andrea Agnelli, insieme al suo vice Nedved, l’ad Arrivabene, il ds Cherubini e il Cda dimissionario verranno di nuovo coinvolti se la Corte d’Appello accoglierà la richiesta della Procura federale. Corrono il rischio di maxi multe e squalifiche – la precedente richiesta era di un anno di inibizione per il presidente e una sanzione di 800mila euro per la Juventus – così come Sampdoria, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara, Pro Vercelli e Pescara, ma la sensazione è che il fronte si allargherà ancora. Perché nelle 106 pagine ci sono tutti i passaggi già evidenziati dalla Procura di Torino nella richiesta di rinvio a giudizio (ancora pendente) su come la Juventus agiva sul mercato. Gli elementi «dimostrano, in maniera plastica, l’esistenza di un sistema, di un’organizzazione, di una programmazione di budget di compravendita di calciatori effettuate non per motivi tecnici ma per ragioni esclusivamente collegate all’esigenza di conseguire, mediante artifizi, determinate risultanze economico-finanziarie». La ricostruzione di Chiné è dura e riporta le intercettazioni, i documenti e il “libro nero su Paratici” già emersi in queste settimane.

La Gazzetta dello Sport ipotizza che possano venire coinvolte anche Atalanta, Sassuolo e Udinese.

Ma non è finita qui. Nelle carte dell’inchiesta Prisma le plusvalenze occupano centinaia di pagine. E gli affari nel mirino degli investigatori torinesi non sono esattamente gli stessi di quelli individuati nel primo processo sportivo. Molti coincidono (dallo scambio Pjanic-Arthur ai trasferimenti di Audero o Cancelo), altri sono inediti e vedono coinvolte nuove squadre. Su queste e anche sulla Juve per nuovi presunti illeciti, la Procura Figc ha aperto un’altra indagine con un percorso autonomo e che partirà dal primo grado di giudizio. Non è noto quali siano i club coinvolti ma negli atti si parla di «partnership con società terze e opacità nei rapporti», facendo riferimento in particolare a Samp, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese. Se Samp ed Empoli erano già nella prima indagine, le altre potrebbero essere coinvolte in questa seconda. E nell’elenco delle operazioni «oggetto di contestazione» ci sono anche due club italiani mai apparsi finora. La Procura torinese ha analizzato l’acquisto scambio Spinazzola-Luca Pellegrini con la Roma e quello Caldara-Bonucci con il Milan. Solo nel primo caso, stando alle pagine di sintesi degli atti, ci sono intercettazioni (Cherubini dice: «È una coda lunghissima… e che ti ha portato a fare delle operazioni… che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare… Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!»).

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