Alla Gazzetta: «In Inter-Napoli c’è tantissima qualità. Se devo scegliere un duello dico Kvara-Dumfries. Ma ci sono tante domande che attendono risposta»

La vita dei telecronisti è paragonabile a quella dei calciatori, anche se più longeva. Tanta preparazione preliminare per una prestazione di poco più di 90′ che deve contenere meno errori possibili. Massima concentrazione e tanta, tanta qualità. Parola di Pierluigi Pardo che, intervistato dalla Gazzetta, si racconta fra la telecronaca di questa sera di Inter-Napoli, le statistiche, il Mondiale.
Pardo racconta come prepara le telecronache: il giorno prima della partita «aggiorno i file, studio i protagonisti, analizzo i duelli, mi segno tutto ciò che può servire». Poi, però, non usa tutto, procede anche a braccio.
Quanto è importante essere simpatico e vedere il mondo con allegria?
«Nella vita tanto, in telecronaca sei simpatico solo ai tifosi della squadra che ha vinto. Quelli della Roma si ricordano “Manolas! E sono 3!”, nella sfida vinta in Champions col Barcellona. Quelli del Milan “Si è girato Giroud!” nel derby. Vieni solitamente associato alle emozioni vissute».
Ti è dispiaciuto non raccontare i Mondiali in Qatar?
«I Mondiali sono sempre un evento straordinario, ma sono stato felice di restare in Italia. Ho dedicato il tempo a mio figlio Diego che ha solo sei mesi e mezzo, abbiamo visto un sacco di partite e sembrava divertito, e a mia mamma che mi ha lasciato pochi giorni fa. Non essere accanto a lei in quei giorni sarebbe stato un dolore troppo grande».
A Pardo viene chiesto se per lui è meglio Maradona o Messi.
«Noooooo… Sai che non mi interessano i paragoni. Viviamo in una “era” in cui c’è un eccesso di sentenze su tutto e tutti. Devo proprio scegliere? Prendo sempre Diego. resta il più letterario, il più umano. Però ti dico che sono contento abbia vinto Messi il Mondiale e mi spiace invece per il trattamento riservato a CR7, trattato quasi da “sfigato” in questo suo finale. Non si può essere solo schiavi del momento e dimenticare vent’anni di storia. Ronaldo può risultare più o meno simpatico, ma è stato un giocatore straordinario e merita più rispetto soprattutto adesso. Il calcio dell’asino è da mediocri».
Quanta “qualità” c’è in Inter-Napoli? Pardo:
«Tantissima. Se devo scegliere un duello dico Kvara-Dumfries. Ma ci sono tante domande che attendono risposta. Lukaku sarà fresco e arrabbiato dopo il Mondiale? Spalletti continuerà il filotto di vittorie? Non vedo l’ora…».
E sulle altre sfide di giornata?
«Le recenti esperienze alla ripresa di Premier e Ligue 1 dicono che potranno esserci sorprese. Sono curioso. Occhio alle piccole».