Due assist in due partite, decisivi per sbloccare il Napoli. Ieri sera anche una buona prestazione difensiva, anche se in questo senso manca ancora qualcosa.
Palermo, poi Kiev. Entrambe le volte lui, per sbloccare la partita. Con il passaggio decisivo per la rete, che nasce da un piede educato ma anche dalla giusta lettura tattica. Da una discesa intelligente. Faouzi Ghoulam e i due assist nelle due ultime partite, una bella storia. Soprattutto dopo gli errori delle prime due partite, sintomo di una condizione che prima era deficitaria e ora sta tornando al livello.
Contro Pescara e Milan, il terzino algerino non aveva brillato per attenzione difensiva: il gol di Caprari, l’occasione concessa ad Abate all’inizio della sfida coi rossoneri. Insicurezze sparse, i “soliti” errori di Ghoulam. Che potrebbe essere un terzino top, ma che a volte cade in banali errore di valutazione, di marcature. Come l’anno scorso, a Udine, quando si fece fare letteralmente a fette da Widmer.
Ma oggi vogliamo incensarlo, Vogliamo lodare non solo l’impegno offensivo, il meglio del suo repertorio, ma anche la buona condotta difensiva. Che cresce, insieme alla condizione della squadra e alla rinnovata abitudine a giocare insieme. Il Ghoulam di ieri sera non è stato solo l’assist per il primo colpo di testa vincente di Milik. Non è stato solo le altre 2 occasioni create, altrettanti key passes (record tra i calciatori azzurri in campo). È stato anche i 7 eventi difensivi riusciti, seconda cifra subito dopo Albiol, miglior uomo difensivo della partita di Kiev.
I numeri forse lo premiano di più rispetto ai suoi reali meriti in fase di non possesso: tutte le volte che il Napoli ha sofferto, è perché Yarmolenko riusciva a giocare la palla a destra e a metterlo in difficoltà. Una situazione che ha indotto Sarri ad avvicinargli Mertens nella ripresa, in modo da limitare i danni e coprire uno dei difetti principali dell’algerino, la sua non eccelsa abilità nel contrastare esterni funambolici, in forma, molto tecnici. Un dazio che si paga volentieri, poi, se metti palloni come questo. Sulla testa, tra l’altro, di uno che difficilmente sbaglia quando si tratta di colpire la palla saltando in alto.
Fosse un difensore giusto più affidabile, Ghoulam entrerebbe di diritto nel gotha internazionale del ruolo. Le prestazioni sono in grossissimo miglioramento, la varietà dei cross dalla fascia (basso quello per Hamsik a Palermo, a differenza di quello per Milik) è quella di sempre. L’applicazione difensiva gli fa ancora difetto in alcuni momenti, contro certi avversari. Ma può migliorare, anzi è già migliorata. Anche se è ancora perfettibile. Come tutto il Napoli, del resto. Ghoulam è un simbolo di questa squadra in questo avvio di stagione: dopo un inizio a rilento, entrambi hanno preso a ritrovarsi. E possono dare ancora di più, mentre lasciano intravedere flash di grande bellezza.