La rivelazione dello spagnolo, dopo quella di Tolisso, chiarisce l’evoluzione del mercato azzurro. Poi si è scelta un’altra strada, con Milik e Gabbiadini.
Intervengo da Madrid: Morata ha parlato con il Napoli, ma lui e il suo entourage hanno rifiutato l’abboccamento dei partenopei «per orgoglio e per rispetto della Juve che considero la mia seconda famiglia». Prendiamo atto del senso romantico di questa dichiarazione, ma la notizia vera in realtà è un’altra. Che poi è una conferma, soprattutto dopo che oggi si registrano altre dichiarazioni post-Champions in chiave-Napoli, quelle di Corentin Tolisso.
Insomma, due calciatori che rivelano, a posteriori, le strategie di mercato del Napoli. Che confermano un po’ i rumors che si sono inseguiti lungo l’estate, rendendo un minimo di giustizia a tutti coloro che hanno raccontato questo calciomercato. Non sono diventati portatori assoluti di verità, ma qualcosa – almeno in riferimento all’attaccante spagnolo e al centrocampista francese del Lione – c’è effettivamente stato. Lo hanno confessato proprio loro.
Cosa viene fuori da queste notizie a posteriori, quindi? Più o meno quello che avevamo già potuto immaginare: Morata era la prima scelta di Sarri, il Napoli aveva le possibilità economiche per tentare il grande colpo in attacco e ci ha pure provato. Con lo spagnolo, probabilmente anche con Icardi. Poi, evidentemente, tutto è andato in maniera diversa: la fiducia almeno iniziale in Milik e Gabbiadini, la scelta di puntare sul potenziamento organico della rosa e poi di provare l’affondo negli ultimi giorni per un attaccante meno costoso – con la contestuale cessione di Manolo -, dal profilo ridimensionato rispetto allo spagnolo del Real o al capitano dell’Inter (Kalinic? Pavoletti?). In mezzo, la grossissima offerta per Tolisso: una strada a metà tra il grande nome dall’investimento cospicuo e l’hype di potenziamento a centrocampo. Per i motivi che avete letto, il francezse ha detto no.
Il Napoli, quindi, ha tentato (in prmima istanza) di sostituire Higuain con un profilo simile. Era un segreto di Pulcinella, oggi è diventato certezza con una notizia retroattiva. Quello che è stato rimproverato alla campagna acquisti azzurra (l’unico modo per poterla criticare, se la pensi in un certo modo e ci pensi bene), il non aver rimpiazzato adeguatamente, o almeno con un nome di pari livello, il grande centravanti, è stato il primo tentativo. Per calmare la piazza, forse. Alla fine, si è scelta la strada (antipopolare, almeno all’inizio) delle scommesse, almeno in avanti: Milik, il recupero di Gabbiadini. Le premesse iniziali ci dicono che la prima è stata vinta, o almeno ha buone possibilità di riuscita; la seconda, invece, non ha ancora avuto un buon esito. vedremo come andrà a finire. L’unica certezza è che il Napoli non riuscirà ad acquistare mai Morata. Ci ha spiegato perché, con un rigurgito di calcio romantico. Evidentemente, chi nasce Alvaro non muore Gonzalo.