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La Liga denuncia la Fifa per il Mondiale per club (As)

Come minacciato a dicembre, Tebas ha presentato ricorso al Tas. La motivazione: “Decisioni unilaterali e senza preavviso che danneggiano l’ecosistema calcistico”.

La Liga denuncia la Fifa per il Mondiale per club (As)
2021 archivio Image Sport / Calcio / Javier Tebas / foto Imago/Image Sport

LaLiga fa fede alle sue minacce di dicembre e denuncia la Fifa per il Mondiale per club. Lo scrive As, secondo cui la denuncia è già stata depositata al Tas.

“La Liga rispetta la sua minaccia e denuncia la Fifa per il nuovo formato proposto per il Mondiale per club. Un conflitto nato a metà dicembre, quando Infantino annunciò che avrebbe rivoluzionato il Mundialito dal 2025 per portare a 32 le squadre partecipanti. Inoltre, ha proposto di inserire più partite nel Mondiale 2026. Due scenari che non sono piaciuti ai campionati nazionali, soprattutto a quello spagnolo, perché significa saturare il calendario con ancora più partite. Come avvertì allora l’ente presieduto da Javier Tebas, cercheranno di fermarlo in tribunale e, come ha appreso As, la denuncia è già stata depositata al Tas”.

A dicembre, la Liga aveva avvertito che avrebbe “studiato le azioni legali pertinenti per impedire che il Mondiale per club si svolga con il formato annunciato”. Una volta analizzato il caso, scrive As, LaLiga ha sporto denuncia al Tas (il tribunale arbitrale sportivo). Gli argomenti sono i seguenti:

“La Fifa sembra dimenticare e pensare solo ad alcuni senza conoscere il reale effetto su tutti i giocatori del calcio professionistico”.

Avverte:

“Queste decisioni prese unilateralmente e senza preavviso riguardo al calendario con nuovi tornei internazionali danneggiano irreversibilmente l’intero ecosistema calcistico”.

Ora bisognerà vedere il percorso che avrà  questa denuncia. La Liga ha già denunciato in passato la Fifa per un conflitto relativo al calendario. Era il 2021, Infantino autorizzò la Conmebol a prolungare le soste della nazionale per accogliere una terza partita durante i ritiri, cosa che colpì in pieno le squadre di Prima Divisione, visto che molte delle loro nazionali sarebbero arrivate con pause di appena 48 ore (e nemmeno), il che costrinse al rinvio di diverse partite di campionato. Tebas, all’epoca, cercò di ottenere una misura precauzionale per evitarlo, ma il Tas disse di no.  

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