La squadra non ha reagito, nonostante il lavoro psicologico di Pioli. È stata inferiore su tutto. E ora il futuro è qualcosa che preoccupa
La Supercoppa Italiana avrebbe dovuto essere, per il Milan, come il Piave, uno spartiacque per ripartire. Invece è stata una Waterloo. La squadra di Pioli è stata inferiore a tutti. La sua partita un calvario. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
“Supercoppa. Super Inter. In gol dopo 10’ con Dimarco, unico milanese in un derby troppo lontano, raddoppio di un magistrale Dzeko e sigillo nella ripresa del mondiale Lautaro. Una superiorità netta, sfacciata, difficile da prevedere in una vigilia nervosa che suggeriva equilibrio. Non c’è stata partita al King Fahd Stadium. Con tutto il rispetto per il sovrano, il re è Simone Inzaghi: Re di Coppe”.
“Questo è stata la Supercoppa per il Milan: un Calvario. Brutto tonfo quello rossonero perché, dopo la Roma, il Torino e il Lecce, c’era la piena consapevolezza di tutti che Riad sarebbe stato il Piave: era lì che bisognava fermare la ritirata e ripartite per salvare la stagione. E invece è stata Waterloo. Nonostante il lavoro psicologico di Pioli e i proclami, la squadra non ha reagito”.
“Diavolo inferiore sul piano atletico, motivazionale e tattico. Messo sotto in tutto. Ora il futuro è qualcosa che spaventa”.
C’è anche spazio per Dzeko, nel commento della Gazzetta dello Sport.
“Il primo tempo di Dzeko non è stata una partita, ma una lectio magistralis. Ha portato a scuola il Diavolo”.