In conferenza: «Ho risonanze magnetiche, ecografie, non so se le pubblicherò in rete o in un documentario. Non mi interessa cosa pensa la gente».
Novak Djokovic si è lamentato in conferenza stampa del fatto che i suoi infortuni generino tanti sospetti e illazioni mentre, quando si fa male qualcun altro tra i tennisti, il malcapitato è considerato solo una vittima. Ieri il tennista serbo ha vinto in scioltezza la partita contro Alex De Minaur, agli ottavi di finale dell’Australian Open. Il problema alla gamba sinistra è sembrato totalmente risolto, come dichiarato da lui stesso nel post partita.
«Lascio a loro i dubbi. Chi dubita, continua a dubitare. Quando altri giocatori si infortunano, loro sono le vittime e io sono quello che finge. È molto interessante. Non devo dimostrare niente a nessuno. Ho scansioni di due anni fa, risonanze magnetiche, ecografie… non so se le pubblicherò in rete o in un documentario. Dipende da come mi sento, forse sì o forse no. Non mi interessa cosa dice o pensa la gente. Molte altre maschere cadranno, soprattutto quelle che sono state create negli ultimi due anni, con la pandemia. Questo è quello che mi interessa vedere».
Djokovic affronterà il russo Andrey Rublev nei quarti di finale dell’Australian Open.