La cicatrice al polpaccio non è ancora elastica. Il Milan non sa se rischiarlo contro il Tottenham. Se si infortunasse di nuovo, l’unica soluzione sarebbe un’operazione
La Repubblica scrive di Mike Maignan. Il portiere del Milan è ancora fuori per infortunio. E’ stato tradito dalla voglia disperata di giocare il Mondiale. Non si è più ripreso. E’ la variabile della travagliata stagione della squadra di Pioli.
L’allenatore spera di recuperarlo per l’andata degli ottavi di finale di Champions League con il Tottenham, ma non c’è grande ottimismo.
Il suo infortunio è diventato un tormentone. Non scende in campo da 4 mesi e mezzo.
“Maignan è tecnicamente guarito, ma la cicatrice sul polpaccio sinistro non è ancora forte ed elastica al punto da scongiurare il rischio di una ricaduta. La situazione può diventare tranquilla da qui alla partita col Tottenham?”.
A Milanello sono prudenti: “se il portiere dovesse rifarsi male, sarebbe concreto il pericolo di un’operazione, cioè di perderlo per il resto della stagione. Ecco perché sul tema c’è la massima cautela“.
Maignan si è infortunato al polpaccio il 22 settembre allo Stade de France: lesione al gemello del polpaccio sinistro, con prognosi di un mese di stop. Ha cercato di riprendersi per il Mondiale, ma ha avuto un leggero fastidio allo stesso muscolo.
“Secondo fonti francesi, è qui che succede il guaio. Un consulente privato lo visita in Francia, all’insaputa sia dello staff medico della Nazionale, diretto da Franck Le Gall, sia di quello del Milan, diretto da Stefano Mazzoni. Durante il Mondiale, nell’ambiente di familiari e amici dei Bleus, si parlerà poi di quella visita misteriosa e segreta come di “una terapia fallita a ottobre” per accelerare il recupero, con la cicatrice al polpaccio nuovamente riaperta, tra il muscolo gemello e il muscolo soleo. Di sicuro il medico della Francia, Franck Le Gall, comunica a Deschamps che non esistono certezze sui tempi di recupero. E il 9 novembre il ct esclude Maignan dalla lista per il Qatar”.
Mentre Maignan prova a recuperare per tornare a disposizione di Pioli a gennaio, nello staff del Milan viene inserito, anche se non ancora ufficialmente, Andreja Milutinovic, già collaboratore di Mancini all’Inter, nel 2020 preparatore capo della Serbia e consulente personale di molti calciatori slavi e non solo. Dal consulto sul caso Maignan, scrive Repubblica, emerge fiducia nel recupero in tempi brevi del portiere, così il Milan non affonda per un nuovo numero uno sul mercato. Ma la cicatrice di Maignan non torna elastica.