L’allenatore dovrà riflettere su cosa fare, dopo aver dimostrato di non possedere più certezze. Una squadra non si può inventare in una notte
Pioli ha dimostrato di non avere più soluzioni per uscire dalla crisi (CorSport)
“Il Milan non esiste più, sopraffatto dalla crisi. L’effetto Qatar ha moltiplicato l’Inter”. Lo scrive il Corriere dello Sport analizzando la sconfitta del Milan nel derby di San Siro.
“Giroud e Theo Hernandez, due fantasmi, rappresentano l’immagine del Diavolo senza anima e identità, ma sarebbe un errore identificare solo nel Mondiale e nei due francesi la radice del crollo rossonero”.
Una parte della colpa ce l’ha anche l’allenatore, Stefano Pioli. Su di lui si concentra, nel suo editoriale, Alberto Dalla Palma.
Pioli ieri ha abbandonato il consueto modulo e ha pensato a difendersi, ma la squadra non ha mai superato la linea di centrocampo.
“Per salvare il salvabile, il tecnico Campione d’Italia aveva scelto alla vigilia di mettersi a specchio per affrontare Inzaghi: non più difesa a 4 ma un 3-5-2 (o 5-3-2) assolutamente inedito per le corde rossonere, considerando almeno l’ultimo anno e mezzo. E una squadra non si può inventare nel corso di una notte, seppure di riflessioni profonde: contrapporsi con l’uomo contro uomo è stata una dichiarazione di resa che l’Inter ha colto, perché per un tempo ha dominato in tutte le zone del campo seppure producendo una sola rete”.
Abbandonato il classico 4-2-3-1, Pioli si è affidato al 3-5-2. Ma non si può cambiare all’improvviso. Tutti, infatti, sembravano spaesati.
“Pioli dovrà riflettere su cosa fare dopo aver dimostrato di non possedere più certezze e, soprattutto, soluzioni per uscire dalla crisi. Da gennaio ha battuto solo la Salernitana, poi ha pareggiato con la Roma e il Lecce, ha perso la Supercoppa e le tre partite di fila con la Lazio, il Sassuolo e, appunto, l’Inter. Un tunnel senza via d’uscita, per ora”.