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Spalletti: «Se vogliamo crearci problemi quest’anno parliamo del futuro»

In conferenza: «Abbiamo una grande occasione quest’anno. Tutti abbiamo sogni per il futuro, ma si mangia col presente»

Spalletti: «Se vogliamo crearci problemi quest’anno parliamo del futuro»
Ci Napoli 31/08/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lecce / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza alla vigilia di Napoli-Cremonese

Pensiero alla Champions?

«No. Ho troppi motivi per pensare alla partita di domani senza andare a disperdere attenzioni o pensieri che ci serviranno invece domani perché noi non abbiamo dimenticato che la Cremonese ci ha eliminato dalla Coppa Italia e abbiamo potuto constatare tutte le qualità che ha questa squadra»

Una gara trappola?

«Sappiamo quanto la Cremonese sia forte e che abbiamo vinto all’andata all’ultimo minuto, ma la Cremonese ha la caratteristica che non si fa mai sfuggire la partita di mano ed è difficile darle il colpo del KO. Sanno difendersi e ripartire con le giocate a terra. Sanno cercare il gioco lungo. Sappiamo che è una partita fondamentale per noi perché quando ci si chiama Napoli ci sono scontri diretti o partite assolutamente da vincere questa è una partita assolutamente da vincere. Anzi spero che anche il pubblico allo stadio possa riuscire a vivere questo momento e per come sento questo è l’atteggiamento giusto. Noi abbiamo bisogno del loro sostegno in questa partita senza fare nessuna previsione»

Sarà importante il recupero palla molto alto?

«È un tema di quelli a cui poniamo attenzione perché squadre con queste qualità devi essere bravo al momento in perdi la palla a aggredire subito»

Cosa è rimasto della serata con al Cremonese in Coppa Italia?

«Ci siamo rimasti male perché per certi versi ci serviva per far vedere quanto è forte Gaetano, Zerbin , Zedadka. Sarebbe stata una competizione per chi non aveva giocato le partite precedenti o vicino a quella, serviva anche per un completamento di lavoro e per fare esperienza perché abbiamo una rosa che se lo può permettere di giocare una partita in più. A volte anche fare una trasferta, portare le valigie, diventa a livello mentale un lavoro, ma poteva servirci per le cause e invece siamo fuori e ci sono girate un po’ le scatole. Quindi domani ci metteremo anche questo nel conto che vogliamo presentargli»

Si aspetta di partire subito forte?

«L’atteggiamento è stato giusto anche nelle partite in cui siamo andati piano nel primo tempo, però prima riesci a direzionale e meno subentra l’ansia e nervosismo»

Sul futuro ragionerà di anno in anno anche se vince lo scudetto?

«In questo momento il mio contratto è solo un minuscolo dettaglio all’interno di una grandissima occasione, se poi abbiamo voglia di crearci problemi quest’anno è sufficiente parlare del futuro. Se vogliamo crearci problemi facciamo questi discorsi»

È il suo momento più bello?

«Per far bene il mio lavoro è bene giudicare i calciatori e non se stessi. Quando sono a casa o nel mio ufficio mi viene da chiedermi se ho fatto bene l’allenamento o avevo dato delle cattive indicazioni, però si fa in confidenza tra me e il figliolo della mia mamma, poi per quanto riguarda i meriti passano per i piedi, il gioco e il buon senso dei calciatori. Anche se siete dei giornalisti attenti, la squadra ha dato poche possibilità di aggrapparsi a qualcosa perché sono dei ragazzi seri e professionali. Li trovo tutti di buon senso perché riuscire a creare un clima come quello che c’è è merito di tutti quelli che lavorano nel Napoli, ma soprattutto dell’educazione e del buon senso dei calciatori. Per questo l’unico pensiero è a domani, perché si mangia col presente, poi tutti abbiamo dei sogni sul futuro, ma tutto viene col presente»

Domani stadio di nuovo sold out

«Mi emoziona tanto perché viene fuori sempre un clima bellissimo e io ci trovo dei vantaggi, il pubblico mi aiuta a dare qualcosa di più alla squadra e viene anche uno spettacolo più bello e più godibile. Noi siamo contenti se il pubblico partecipa ed è contento, abbiamo bisogno del sostegno del pubblico per come siamo fatti caratterialmente. Mi dispiace non avere a Sassuolo la nostra Curva»

«Qualsiasi allenatore avrebbe notato come la squadra si esalti nel collettivo. Non mi aspettavo nemmeno io tutti questi punti di vantaggio, ma nessuno. Dietro abbiamo dato un gioco incredibile sia in campionato che in Champions»

«Lei vuole crearci dei problemi perché vuole parlare dei premi e del futuro. Se sento le percentuali di vittoria, di non vittoria, di quanti punti bastano o meno. Io non sono bravo a fare i conti e poi significa dover vincere altre 13 partite come avete detto. C’è da vincere 13 partite e chi ce le dà d’ufficio? Sembrano poche?»

Ha qualcosa da recriminare sulla stagione?

«Ho da recriminare poco perché do il massimo ogni giorno e da quello che ho visto anche i miei calciatori fanno lo stesso»

Su quelli che non giocano sempre

«Gaetano diventerà uno dei più grossi centrocampisti che c’è in circolazione e deve giocare è vero, però poi ci sono altre considerazioni e altri calciatori e quando si fa l’allenatore bisogna lasciar fuori qualcuno e a volte non è neanche meglio di quello che gioca, ma quello che gioca fa funzionare meglio gli altri 10. Sono considerazioni che vanno fatte nel complesso per portare un contributo alla squadra, alla società, ai tifosi, alla città, tutto per lei»

Sull’assenza di Ndombelè all’allenamento?

«La motivazione è che la moglie ha partorito e se siamo in condizione come squadra non diventa fondamentale un allenamento un più o in meno».

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